A distanza di un anno e mezzo dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, si ritorna a parlare in sessione plenaria dell’Europarlamento di riforma dei trattati. Una serie di stati membri chiedono a gran voce l’apertura di una Convenzione che possa portare a un processo di riforma dei trattati su cui si fonda l’unione Europea. L’onorevole Antonio Maria Rinaldi nel suo intervento in occasione dell’ultima della sessione plenaria del Parlamento Europeo tenutasi a Strasburgo ha spiegato come una possibile attuazione di riforme nei confronti dei trattati fondanti dell’unione europea sia un atto profondamente antidemocratico.
Rinaldi, nel suo intervento, spiega come una riforma di questo tipo possa dare la possibilità ad alcuni stati membri di imporsi su altri: “Presidente e colleghi, la proposta di riforma dei trattati è il risultato del lavoro di un piccolo gruppo di deputati della maggioranza, riunitosi a porte chiuse per oltre un anno col mio gruppo Identità e Democrazia deliberatamente escluso sin dall’inizio. Ottimo esempio di democrazia. Ne è scaturito un modello di Europa con più poteri e competenze all’Unione e soprattutto la proposta di superamento della unanimità in Consiglio in materie fondamentali come politica estera e fiscale. Il superamento della unanimità in Consiglio, ossia il meccanismo di voto che permette a tutti gli Stati membri di poter bloccare l’adozione di decisioni che siano contrarie ai propri interessi, è una proposta subdola e pericolosa. segnerebbe l’inizio di un processo irreversibile a discapito delle sovranità nazionali, sancite dalle scelte democratiche dei cittadini conquistate con il suffraggio universale. Sarebbe il completamento definitivo del vincolo esterno come metodo di governo sovranazionale. I padri fondatori avevano previsto il meccanismo del voto all’unanimità. ben consci dei rischi insidi del voto a maggioranza per evitare che si creassero dei veri e propri accordi di blocco occulti tra stati a danno di qualche paese membro non allineato. Quest’idea di Europa non appartiene ai cittadini. Non smetteremo mai di opporci nonostante il maldestro tentativo di attribuire una legittimazione popolare chiamando in causa le raccomandazioni della fallimentare conferenza sul futuro dell’Europa. Siamo per un’Europa a salvaguardia della vera democrazia e dei legittimi interessi nazionali, nonché del recupero di una effettiva cooperazione contro l’accertamento di poteri elitari che hanno solo accentuato asimmetrie, ingiustizie, divergenze e discordia fra i paesi e dei popoli europei.Ricordate che la sovranità appartiene al popolo“.
In merito al suo intervento, Rinaldi ha commentato ai microfoni di Lavori in Corso: “Fra le tante cose previste nella riforma dei trattati c’è anche il superamento della unanimità per praticamente quasi tutti gli argomenti europei e noi siamo contro per un motivo molto semplice: i padri fondatori avevano previsto proprio questo meccanismo per evitare che alcuni paesi si mettessero d’accordo per imporre la loro agenda ad altri paesi, è chiaro, quindi che questo sia l’ultimo baluardo della sovranità perché si va tutti quanti d’accordo, non con le maggioranze che ad esempio in campo fiscale potrebbero , non più con l’anonimità, ma con maggioranza qualificata, imporre delle tasse, sia tassazione diretta che indiretta”, agli Stati“