Dal 2001 al 2005, Maurizio Gasparri è stato Ministro delle Comunicazioni nel governo Berlusconi. Proprio in quegli anni, lo Stato cede un suo asset strategico, l’azienda Telit. Finito il mandato di Ministro delle Comunicazioni nel governo Berlusconi, Gasparri entrò nel CDA di Telit.
Ma è proprio in Telit che Gasparri stringe i rapporti con le persone che oggi lo hanno voluto in CyberRealm, una scatola societaria che detiene quote di altre aziende specializzate nel campo della sicurezza informatica e della difesa contro gli attacchi hacker.
Il titolare della società è l’italo-israeliano Leone Ouazana, che è stato a lungo direttore delle relazioni istituzionali di Telit e che oggi svolge attività di interesse nazionale nel suo paese.
Gasparri è quindi presidente di una società che ha, direttamente o indirettamente, relazioni con lo Stato. Ma questa carica non l’ha dichiarata al Parlamento, come sarebbe tenuto a fare.
Maurizio Gasparri è stato fino alla settimana scorsa Vicepresidente del Senato. Adesso è Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, nonché membro della Commissione Difesa e della Vigilanza RAI, dove abbiamo assistito due settimane fa proprio allo scontro con Sigfrido Ranucci. Che in diretta però lo specifica: “Gasparri dice che abbiamo fatto questa inchiesta per vendetta, ma la stavamo preparando da tempo. Lui lo sa, è nostra abitudine inviare domande e una richiesta di intervista“.
Il diretto interessato, intanto, si difende: “Ho un incarico non operativo, che non svolge nessuna funzione amministrativa o di gestione, che non solo è compatibile con le attività, ma che a mio avviso non andava segnalato perché non è di gestione”.
Ascoltate l’anticipazione a ‘Un Giorno Speciale’.