Gli Stati Uniti traggono vantaggio dalla situazione di nuove sanzioni europee alla Russia, evidenziate dall’annuncio della Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. L’approvazione di divieti di importazioni, esportazioni e azioni per rafforzare il price cap sul petrolio è accompagnata da sanzioni ad personam: circa 500 individui e circa 40 aziende con settori economici colpiti come i metalli, l’alluminio, i materiali da costruzione, i diamanti russi.
Alcune fonti suggeriscono che questo potrebbe essere l’ultimo pacchetto di sanzioni e la strategia di Washington di sanzionare il gas naturale liquefatto russo con particolare riferimento al progetto artico riflette la volontà degli Stati Uniti di emergere come il principale fornitore di gas in Europa a discapito della Russia.
L’efficacia complessiva delle sanzioni è in discussione, evidenziata dalle elusioni delle restrizioni, per esempio da parte di imprese britanniche. Inoltre l’India critica apertamente l’uso delle sanzioni come strumento geopolitico, sottolineando la mancanza di consenso globale su questa pratica.
Insomma, gli unici applausi scroscianti arrivano da quella magnifica sovranità europea di cui sentiamo parlare da ormai decenni.
La sua più grande impresa è stata quella di aprirsi al gas naturale liquefatto americano che è alla ricerca disperata di compratori. Naturalmente noi siamo i fortunati che probabilmente dovranno pagarne il conto direttamente nella bolletta degli italiani e degli europei. Quindi quando noi esaminiamo le questioni economiche da un punto di vista strategico, in strategia aziendale si parla di industry analysis, cioè analisi di un settore industriale.
Questa analisi si deve effettuare in due modi. Da una parte ci deve essere l’analisi dell’azienda, l’analisi interna, ma dall’altra parte c’è un environment analysis, cioè un’analisi dell’ambiente. E per ambiente non si intende, come pensano alcuni, soltanto l’ambiente naturale, ma proprio l’ambiente nel quale si sviluppa l’attività economica.
Ecco perché sarebbe auspicabile che dopo 40 anni qualche politico italiano ritornasse ad avere attenzione anche all’ambiente economico esterno, non appiattendosi sempre sulle posizioni europee.
Malvezzi Quotidiani – Comprendere l’economia Umanistica con Valerio Malvezzi