L’Unione Europea non molla neanche per scherzo: sui vaccini spunta il documento del Consiglio, datato 29 novembre 2022, che straparla contro chi ha esitato. E non senza conseguenze. Se pensavamo che la vicenda Covid fosse ormai finita nel dimenticatoio, ebbene l’avvocato Renate Holzeisen richiama l’attenzione. Nessuna tesi veramente scientifica, nessun riferimento a effetti avversi o qualsiasi cosa, in realtà, che possa aver destato sospetti sui vaccini anti-Covid. Nonostante tutti i numeri del caso, il Consiglio dell’Unione Europea del gruppo dei ministri della Salute del Vecchio Continente continua imperterrito nella sua personale e rancorosa battaglia contro i No Vax, o contro chiunque abbia lanciato dubbi sulla sostanza in questione.
“L’OMS – si legge – annovera l’esitazione vaccinale tra le dieci principali minacce per la salute mondiale“.
Il documento dà nome e cognome quasi a una patologia: “l’esitazione vaccinale”, come se dubitare fosse una malattia.
Oltre a una sviolinata infinita alla cura “proposta” nell’era Covid, ci sono ovviamente premesse e promesse.
“Combattere l’esitazione vaccinale“: un capitolo dedicato nel documento che, tra una serie di “rammenta” (a caratteri cubitali) e “accoglie con favore” (idem) promette di azionare “Orizzonte 2020” per “contrastare la cattiva informazione sui vaccini e lo sviluppo di strumenti – (chissà quali) – intesi a migliorare la copertura vaccinale“. Forum di esperti, di social media e non; azioni concrete; lotta; invito agli Stati membri: un elenco di parole tutto da leggere di raccomandazioni UE per gli “esitanti” da vaccino.
Una nuova invettiva che fa sbottare Renate Holzeisen e Fabio Duranti in diretta.
Qui il documento.
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