È notevole la maestria della Christine Lagarde nel mantenere il mondo finanziario in una situazione di incertezza permanente. A differenza della controparte Yankee, Jay Powell, che sembra lanciarsi in tagli dei tassi come si lanciano i confetti a un matrimonio, la Lagarde abbraccia con gioia l’austerità. La sua decisione infatti di mantenere i saldi dei tassi al 4,5% è una mossa talmente audace da far tremare i mercati.
O forse soltanto un sonnolento pragmatismo. Lagarde spiega infatti che il taglio dei tassi è ancora fuori dall’orizzonte perché perché l’inflazione non si è ancora sottomessa alle sue geniali strategie. E poi c’è il balletto della crescita economica con dei numeri di prestigio che oscillano fra il più 0,7% e il più 0,6% mentre i mercati finanziari ballano a ritmo incerto delle dichiarazioni della Banca Centrale Europea.
La vera chicca è la chiusura imminente del programma Pepp, cioè del sostegno del periodo pandemico, una sorta di addio ai titoli acquistati durante la pandemia. Un momento quasi emozionante, come una telenovela finanziaria, con la Lagarde che annuncia la fine della pandemia come se fosse la fine di una saga epica. In sintesi, Christine Lagarde è forse la regina dell’incertezza, l’architetto di una trama finanziaria che sembra fare e sembrare una brutta fiaba per bambini il racconto dei mercati finanziari.
In sostanza è un’ammissione di impotenza cristallina. La credibilità è quindi in picchiata per chi, seguendo la Fed con ritardo, cioè la Federal Reserve americana, rivela una visione debole e tattica. Insomma, manca completamente quella visione strategica che dovrebbe essere di nuovo la visione degli statisti, dei politici, di quelli che non sono nominati, ma quelli che invece vengono votati nelle democrazie.
Io spero che ritorni alla centralità dei parlamenti e che in futuro non si parli più di questo orrore che è l’indipendenza dei mercati finanziari dalla politica. Perché se parliamo di politica finanziaria e di politica di bilancio, i bilanci devono essere decisi dai rappresentanti dei liberi cittadini.
Malvezzi Quotidiani – L’Economia Umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi