Oggi torno a parlare di Green e non credo che mi crederete perché nemmeno io credo a quello che ho letto.
Cioè il fatto che Bruxelles conceda ai piccoli progetti di energia verde un regalo del tipo: il primo arrivato meglio alloggia. L’Italia ha ottenuto il via libera per sbloccare 5,7 miliardi di euro di aiuti di Stato. Parte dei quali verrà finanziata dal Piano Nazionale di cosiddetta Ripresa e Resilienza. Genialità di questa iniziativa. Il prelievo sulle bollette finanzierà la parte a carico delle RAI, cioè sostanzialmente pagheranno i cittadini. Il ministro Picchetto sembra entusiasta e afferma che ora ogni cittadino può contribuire alla produzione di energia rinnovabile anche senza avere spazio per gli impianti.
Per ottenere il beneficio basta quindi formare un sodalizio, con un focus sui cosiddetti benefici ambientali, economici e sociali. Siamo ormai nel mondo che vi ho descritto, vi ricordate quando facevo le puntate parlando dell’ESG, Environment Social Governance, anticipandovi mesi fa che sarebbe cambiato tutto e che ancora qualcuno non aveva capito niente? Ecco, questo è un esempio. Quindi il GSE sarà il giudice di accesso e dispenserà i premi entro 120 giorni dall’entrata in funzione degli impianti.
Peccato che questi regimi agevolativi, quando si parla di regali, in realtà non sono regali, sono cose che hanno un prezzo. E qual è il prezzo? 3,5 miliardi di euro che verranno presi nelle tasche di chi? Nelle tasche dei consumatori, con un extra per gli impianti nel centro e nel nord Italia. Questa è un’occasione d’oro per chi può realizzare dei progetti entro il 2026 in comuni con meno di 5.000 abitanti, con delle sovvenzioni pagate dai cittadini che possono arrivare al 40%. In breve, questo mondo dei green benefits è un mondo che rappresenta un’offerta imperdibile per quelli che sono pronti a correre per primeggiare nel club delle cosiddette comunità energetiche rinnovabili. Quindi quello che io osservo è che questo amore per il green sta diventando, come ho scritto in alcuni libri, qualcosa di ideologico.
Una sorta di crociata verde che ha però degli attori principali che appartengono a dei mondi diversi, alleanze sostanzialmente di grandi speculatori ed imprenditori che faranno dei grossi affari e le spese di tutto ciò gravano sul pubblico, perché scordatevi che si tratti di contributi a fondo perduto. sono delle cose che poi devono essere ripianate dalle bollette che pagano i cittadini. Io penso di avervelo spiegato in termini semplici e quindi chiaramente siete liberi di credere alle entusiastiche notizie dei giornaloni oppure ascoltare uno che vi dà una visione diversa delle cose.