Se non paghi un prodotto, allora il prodotto sei tu: che sia il caso anche dell’Intelligenza Artificiale?
Meredith Whittaker, presidente di Signal ed ex Google, non ha dubbi.
E lo dice chiaramente a Presa Diretta, programma della Rai. Quella che Bill Gates considera una rivoluzione informatica, viene così demolita.
O meglio, vengono scansate quelle tende che tenevano coperto un “segreto”: in ballo ci sono i dati della gente.
Whittaker, andata via da Google per aver preso parte alla grande protesta contro le presunte molestie sessuali nell’azienda e per il rifiuto di questa di collaborare con l’esercito, è stata inserita da Time tra le 100 persone più influenti al mondo sull’intelligenza artificiale.
“Si parla sempre delle straordinarie potenzialità – spiega nel servizio – delle intelligenze artificiali, del fatto che sono migliori degli esseri umani in molti campi, che capiscono. Ma non si dice mai che in questo momento c’è solo un pugno di grandi aziende al mondo, Google, Facebook, Microsoft, che si sono arricchite accumulando e vendendo i nostri dati personali.
Così come non si dice mai che il capitalismo di sorveglianza, che ha permesso a queste aziende di trasformarsi in imperi, sta consentendo loro adesso di capitalizzare anche il boom dell’intelligenza artificiale. Sono solo le vecchie tecniche degli anni 80 che adesso funzionano perché avevano bisogno di una costosissima potenza di calcolo e di moltissimi dati, che le grandi compagnie in questi decenni hanno raccolto, processato e archiviato nei loro giganteschi server per rivenderli agli inserzionisti. Gli stessi che hanno guadagnato fino a ora trarranno profitto da questa rivoluzione e diventeranno ancora più potenti“.
Il commento di Giovanni Frajese in diretta.