Permettetemi oggi di accendere un riflettore su un’incredibile iniziativa, portata avanti dall’Associazione di Cooperazione e Solidarietà. Un’iniziativa a cui i media mainstream hanno dedicato pochissimo spazio, forse troppo impegnati a dedicare fiumi di inchiostro e pagine di giornali alla finta solidarietà della Ferragni & company.
Si tratta dell’iniziativa denominata “Gaza Sunbirds“, che riguarda una squadra professionistica di paraciclismo che intende riabilitare attraverso lo sport coloro che hanno perso gli arti nei bombardamenti da parte di Israele nella striscia di Gaza. Parliamo di bombardamenti precedenti al 7 ottobre 2023. La squadra di atleti infatti è formata da ragazzi che hanno subito delle amputazioni in seguito alle manifestazioni della marcia per il ritorno a Gaza tra il 2018 e il 2019.
Il team aveva come obiettivo quello di competere alle Paralimpiadi del 2024.
Ma in questo frangente drammatico hanno deciso invece di impegnarsi nella distribuzione di cibo e di beni essenziali alla comunità e alle migliaia di persone che stanno fuggendo da questa guerra. Pensate che lo fanno da amputati con le loro biciclette sotto i bombardamenti. Un esempio a mio avviso unico di resilienza, di forza di volontà, di amore per il prossimo e di attaccamento alla propria terra.
Quella stessa squadra ha recentemente lanciato una campagna, Atleti per la Palestina, per fare appello alla comunità sportiva internazionale affinché si adoperi per chiedere un cessate il fuoco. Il loro motto è “uniamo il mondo attraverso lo sport”.
Gaza Sun come sole, Birds come uccelli. Non lasciamoli soli.
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