Tra le migliaia di messaggi destinati ad Alessandro Meluzzi in questo momento di convalescenza, pochi sono stati gli endorsement di stizza. Il celebre psichiatra, nostro amico e appuntamento semi-quotidiano, si trova ancora in ospedale sotto controllo dopo l’emorragia celebrale causata dalla pressione sanguigna alta sabato 2 dicembre: ciò ha destato preoccupazione e solidarietà, ma anche facili ironie che, sebbene poche e irrilevanti, “indicano la decadenza di una società”.
L’intervento dall’esito positivo lascia ben sperare sulla salute del prof, cui il docente di comunicazione sociale Alberto Contri, si stringe così: “Prego sempre il mio angelo custode per me, ora ho chiesto di dare una mano ad Alessandro”.
Home Attualità