Dopo tre anni su molti quotidiani troviamo ancora notizie relative al Covid, alla campagna vaccinale, al rischio di infezione. Le parole chiave sono sempre le stesse, no vax, paura, dosi booster. Tre anni sono passati, alcune situazioni sono state smentite dall’evidenza dei fatti, eppure certe narrazioni sembrano immutate. Ne è esempio recente il titolo di uno degli ultimi articoli di Repubblica: “La campagna vaccinale langue senza che il governo faccia nulla. I Novax cantano vittoria”
“Insomma, dovete vaccinarvi”, così Fabio Duranti sintetizza il messaggio lanciato dal quotidiano, messaggio condiviso anche dal direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale di Bologna che sempre a Repubblica spiega: “Difficile capire perché in Italia non ci si vaccina più, questo è un errore. Sono molti i motivi che dovrebbero indurci ad accettare di rivaccinarci e di fare un booster. Non dobbiamo rinnegare la vaccinazione perché mi sono preso la malattia nonostante il vaccino, perché lo scopo di questa vaccinazione non è tanto prevenire le nuove infezioni, quanto prevenire le infezioni gravi. L‘impatto della vaccinazione soprattutto nelle persone che hanno maturato l’immunità ibrida, quindi sono vaccinate e hanno fatto anche un’infezione è pressoché uguale a zero“.
“L’immunità ibrida è una novità”, commenta il Prof. Giovanni Frajese, dell’Università degli Studi del Foro Italico: “Non esisteva né in medicina né in letteratura scientifica perché quando uno ha un’immunità naturale o vaccinale verso un determinato antigene ha l’immunità. Chiamarla ibrida è un concetto completamente nuovo che serve semplicemente a spingere ulteriormente l’utilizzo di questi prodotti. Non c’è nessuna sorpresa che non vada più nessuno a vaccinarsi perché hanno raccontato talmente tante menzogne che diventa complicato. Pensavo che oramai almeno questo fosse stato chiarito, anche perché l’immunità naturale è molto migliore di quella indotta eventualmente dal vaccino, perché se neanche sappiamo che proteina fanno, l’immunità diventa veramente un concetto puramente ridicolo. Detto ciò, l’immunità naturale non è che produce solo l’anticorpo verso la spike, ma verso il nucleo o verso altre parti del virus stesso e quindi, essendo più ampia, è in grado di conoscere anche le cosiddette varianti molto meglio”.