Il presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha intrattenuto il Parlamento Europeo a Bruxelles con il suo discorso introduttivo, offrendo un incredibile mix di ambiguità unite a delle ovvietà. Sebbene tutti gli interpreti del linguaggio della BCE si aspettino che l’indebolimento delle pressioni inflazionistiche prosegua, questa sarebbe la rivelazione, Christine Lagarde ha ammesso che l’inflazione potrebbe aumentare leggermente nei prossimi mesi colpa degli effetti base, capolavoro di banalità economica.
Le prospettive a medio termine per l’inflazione, secondo Lagarde, sono circondate da una incertezza che fa sembrare la situazione attuale quella di un vero e proprio labirinto. Nel frattempo le pressioni salariali rimangono forti. ma niente paura sarebbero soltanto virgolette effetti di recupero legati all’inflazione passata, chiuse virgolette.
Per fortuna Lagarde ha chiarito che non fa previsioni sui tassi di cambio euro-dollaro anche se ha fatto notare che l’euro si è apprezzato nelle ultime settimane, un’intuizione davvero poco originale. Insomma un discorso che ci fa desiderare davvero di essere esperti in virgolette effetti base e prospettive circondate da incertezza. La cosa assurda è che nel linguaggio così difficilmente comprensibile di questi gestori della finanza pubblica, anche se in realtà sono fondi privati, che però hanno un impatto pubblico e che rimane sarcastico pensare il fatto che siano completamente all’oscuro di ciò che stanno facendo.
Il loro unico fine è solo quello di guidarci verso l’ennesima recessione economica solo per preservare le loro rendite, le uniche realtà a riparo da una bassa inflazione. Naturalmente la deindustrializzazione dei paesi con la correlata distruzione di imposti di lavoro e impoverimento delle famiglie è una conseguenza di questa strategia non dichiarata, non spiegata, non illustrata ed è il motivo per cui io cerco di farlo.