18 dicembre 1971, il giorno in cui nacque la figlia di un presidente che ha fatto la storia dei colori giallorossi. Così tanto che, di riflesso, passerà il testimone a lei. Nel giorno del suo compleanno, Rosella Sensi parla così di una Roma e di un calcio che non sono più i suoi, dopo anni di evoluzione e cambiamento del sistema tutto.
Ma il primo pensiero va alle parole di José Mourinho dopo la sconfitta contro il Bologna, rivelazione del campionato: “Se non resto non sarà per mia volontà”, ha detto lo Special One.
“Mourinho ci dà un valore aggiunto”, commenta Sensi, “lui si è unito nei sentimenti sia di gioia che di dolore con la società, è bene che ci sia lui, ho una grande stima per questo allenatore e sono contenta che sia con noi”.
“Cosa avrebbe fatto papà? Avrebbe parlato con l’allenatore, papà ha esonerato solo Carlos Bianchi e bisogna sempre valutare il valore di un professionista, ricordo tutte le dichiarazioni in cui Mourinho ci ha difeso, lui si è espresso anche dopo la finale di Budapest. A Roma ricordiamo solo i momenti negativi e non quelli positivi”
E se oggi a Rosella Sensi arrivasse la chiamata dei Friedkin? “Sarei onorata della chiamata, ma non credo in questo momento di poter fare qualcosa per la Roma, per come è strutturata in questo momento”.
L’intervento integrale nella video-intervista a Radio Radio lo Sport.