Quello che è successo alla Cop 28 di Dubai è davvero surreale, anzi direi a tratti comico. Innanzitutto perché hanno organizzato la conferenza sui cambiamenti climatici in uno dei principali Paesi produttori di petrolio, quindi già farebbe ridere così, ma poi hanno dato la presidenza della Cop28 al CEO del colosso petrolifero statale, che giustamente quando ha avuto il microfono in mano non ha potuto fare altro che dire che rinunciare al petrolio è impensabile e che la scienza non indica che l’eliminazione graduale dei combustibili fossili sia poi necessaria per limitare il riscaldamento globale. E su questo onestamente non possiamo neanche dargli torto.
Poi ha aggiunto che rinunciare al fossile ci riporterebbe all’età della pietra…Beh a lui sicuramente. Ma per chiudere in bellezza, parlando del nostro Paese, l’Italia che non riesce a pagare i dipendenti delle Ferrovie dello Stato, l’Italia così in crisi ha deciso di essere il maggior contributore al fondo per i Paesi che hanno subito le conseguenze del cambiamento climatico. Addirittura abbiamo deciso di partecipare con 100 milioni di euro che non abbiamo. Pensate che gli Stati Uniti hanno deciso di partecipare con 17 milioni di dollari rispetto ai nostri 100 milioni di euro. Qualcuno allora si chiederà: ma perché l’Italia improvvisamente ha deciso di dare un contributo così massiccio? Ha deciso di farlo con ogni probabilità per ricevere in cambio più petrolio. Siamo andati a contrattare più petrolio durante la conferenza per il cambiamento climatico, che a loro dire è causato proprio dall’uso del petrolio. Sembra tutta una barzelletta, invece è l’insostenibile leggerezza dell’essere al governo in Italia. Voglio chiudere questa pillola esprimendo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza al grande professor Meluzzi. Forza professore, abbiamo assolutamente bisogno di lei.