Un articolo del The Guardian riporta la principale preoccupazione del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Tedros Ghebreyesus è allarmato dai “rallentamenti” del suo trattato globale per le future pandemie tanto osannate, anche di recente a Davos. A quanto parrebbe dalle stesse preoccupazioni dichiarate, la “pandemia X” e i controversi strumenti per combatterla non affascinano i più dissidenti. Ed è proprio su questi che Tedros si rifà, addossandogli la colpa del calo di consensi in merito all’ipotetica cessione di sovranità degli stati all’Organizzazione (di cui abbiamo già parlato in precedenza). Le future generazioni “potrebbero non perdonarci se non cogliamo quest’opportunità“.
Il rallentamento dell’entrata in vigore del trattato sarebbe causata da “un torrente di fake news, bugie e teorie del complotto“.
Una scusa fin troppo semplice secondo Francesco Borgonovo. “Quando qualcuno lo smaschera questo grida al complottismo, che bella abitudine. Speriamo, caro Tedros, che questo bel progettino che vi siete fatti non vada da nessuna parte“. Sulla nuova pandemia profetizzata: “Se non sapete che cosa arriva, come fate a sapere che ci sono i vaccini? Come fate a saperlo? Perché lo sapete?
Dice che non è vero che c’è da cedere sovranità all’OMS“.
La decisione secondo i piani dovrebbe comunque arrivare entro il 27 maggio del 2024 in occasione dell’Assemblea Mondiale della Sanità.
Intanto Tedros mette le mani avanti per un “possibile” fallimento, anche se l’intenzione è chiarissima: “Non possiamo permettere che venga sabotato”. La risposta di Borgonovo è altrettanto chiara.
“La democrazia funziona così, caro Tedros: se tu proponi una cosa e qualcuno non è d’accordo non è che è un cretino lui per forza.
Magari il cretino sei tu“.
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