Degli Houthi dello Yemen si può pensare di dire tutto il peggio che volete, ma per onestà intellettuale una cosa dobbiamo ammetterla e dobbiamo ribadirla con forza: sono stati gli unici ad avere il coraggio di portare avanti delle operazioni mirate ad un cessate il fuoco su Gaza. Lo avrebbero potuto fare i paesi dell’OPEC, per esempio, con un embargo su Israele che avrebbe avuto sicuramente un grande effetto di deterrenza, ma non lo hanno fatto. Gli Houthi invece, avendo il controllo su un pezzo di mare fondamentale per il commercio mondiale, soprattutto per il commercio con Israele, hanno deciso di agire mandando letteralmente in tilt una parte del mondo. Loro miravano soprattutto alle navi dirette verso Israele. Il capo degli Houthi lo ha detto chiaramente, non ci sarà pace nel Mar Rosso fin quando non ci sarà pace nella striscia di Gaza. Non è che ha detto che non ci sarà pace nel Mar Rosso fin quando non si convertiranno tutti all’Islam, perché molti cercano di confondere questo fenomeno con quello del fondamentalismo islamico. Invece le due cose non c’entrano assolutamente nulla, gli Houthi stanno provando a portare avanti un’operazione controversa, criminale, chiamatela in qualsiasi modo, ma l’unica che potrebbe avere un effetto su Israele. Che cosa si potrebbe fare in alternativa per costringere Israele a terminare il genocidio che sta portando avanti a Gaza? Ci ha provato il Sudafrica portando Israele davanti alla corte internazionale dell’AIA, diamo atto al Sudafrica di qualcosa di veramente immenso che sta provando a fare.
Ma dal punto di vista pratico, anche se arrivasse una condanna ad Israele, per i cittadini di Gaza, per il cessato del fuoco, non cambierebbe assolutamente nulla. Eppure stiamo parlando del massimo organo del diritto internazionale. Ci ha approvato l’ONU, anche l’ONU è il massimo organo, la principale organizzazione per la pace, eppure nonostante gli inviti al cessate il fuoco, nonostante le tante risoluzioni, non è cambiato assolutamente nulla. Quindi chi vuole un sacrosanto cessate il fuoco a Gaza perché non ce la fa più a vedere le immagini di quei bambini massacrati, di quelle migliaia e migliaia di persone finite sotto i bombardamenti indiscriminati… Chi vuole porre fine a tutto questo sa che non può farlo con la diplomazia, non serve la corte penale dell’AIA, non serve l’organizzazione delle Nazioni Unite, non servono le parole del Papa. Sa benissimo che non può farlo con l’esercito, perché Israele è una potenza nucleare, anche se ancora finge di non esserlo.
E allora come possono fare? Devono trovare soltanto una strategia, come quella che hanno trovato gli Houthi, quindi affidarsi ai mezzi che hanno, alle zone dove possono incidere, per provare a spingere il mondo a riflettere, ovviamente. L’attacco anglo-americano probabilmente porrà fine anche a questa azione. Gli Houthi non mi sembra che stiano attaccando i civili. Quando si attaccano i civili, signori miei, bisogna prendere le distanze sempre e comunque, come abbiamo fatto quando si è trattato degli attentati del 7 ottobre. Ma voi a quelle persone quale altra alternativa vi sentite di suggerire? Se non avessero fatto quello che stanno facendo, se non avessero provato mandando in tilt il commercio con Israele e le navi che devono arrivare ad Israele, quale altra soluzione ci sarebbe?
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