Perché Bergoglio convoca l’ex segretario di Benedetto Ganswein a un anno dalla morte: mera calendarizzazione? Segno di pace?
Raccontato da gran parte degli organi di stampa come un incontro quasi di routine, il ricevimento tra Bergoglio e Ganswein cela invece una storia che va avanti da tempo.
Gli attriti tra i due ci sono sempre stati, i malcontenti dell’arcivescovo dopo la dipartita di Benedetto sono storia nota, e infatti quello di Francesco, secondo lo scrittore Andrea Cionci, è un gesto rivelativo.
Per l’autore de “Il Codice Ratzinger”, “adesso sembra tutto rose e fiori, ma mi stupisce come i colleghi non ci vedano una patetica mossa per cercare di calmare le acque. In Vaticano volano i coltelli, la crisi è enorme e questo gesto è fintamente distensivo. Bergoglio prova, mediaticamente a calmare le acque. Non occorre avere 30 anni di giornalismo alle spalle per fare una considerazione del genere”.
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