“Ci avevano avvisato dell’esplosione dei costi dell’energia e del conseguente impoverimento che ne deriva e ne sta derivando. Non avrai nulla e sarai felice. C’è l’annuncio di quello che sta per capitare e la parte anche di presa in giro, perché ci dicono che questa miseria, questa decrescita felice che è stata programmata, noi la accetteremo per bene”. Martina Pastorelli sintetizza così gli obiettivi che sono emersi dagli interventi del World Economic Forum a Davos.
Intenzioni che secondo la giornalista si concretizzano in norme sovranazionali che sono già in atto. Norme che vengono attuate a discapito dei cittadini a partire da “una forzatura ideologica, che viene supportata da cosa? Da tutto il corollario di misure che vengono presentate per un bene. Allora, vuoi la pace o vuoi condizionatori? Quanto c’è costata questa guerra per procura che sta andando avanti in termini di vite umane, che è costata a centinaia di migliaia di ucraini e pure russi, ma poi dal punto di vista economico cosa sta significando per noi che dobbiamo ancora vedere le conseguenze di questa situazione. Quindi ce lo dicono a Davos, ogni anno da lì arrivano una serie di notizie, quest’anno non dimentichiamolo il Morbo X che sta per arrivare, che sarà 20 volte più potente, la prossima pandemia non è questione di sé, ma è questione di quando. Poi annunciano la guerra che non deve finire, poi annunciano la censura, la lotta alla disinformazione che sta per arrivare, insomma ce le dicono queste cose chiare e tonde. Poi cosa succede? Che i media solitamente danno del complottista a chi alza il sopracciglio, perché si preoccupa, e poi inevitabilmente tutte queste misure accadono e si abbattono sui cittadini”.
Il prossimo passo ci sarà tra pochi mesi e riguarderà la sanità a livello mondiale, continua Pastorelli: “Mancano cinque mesi al possibile spossessamento della nostra sovranità nazionale, in materia sanitaria ma non solo, a beneficio dell’OMS, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, perché c’è il piano pandemico e poi ci sono gli emendamenti al regolamento sanitario internazionale. e dal combinato di questi due documenti si profila un quadro agghiacciante, perché di fatto si prevede di consegnare nelle mani dell’OMS un potere enorme in caso di pandemie o di emergenze”.