La Meloni ha detto di non essere d’accordo con Netanyahu che ha dichiarato di essere contrario ad uno Stato palestinese. Ora, caro Presidente del Consiglio, io non credo che ci fosse bisogno di una dichiarazione ufficiale di Netanyahu.
Lei cosa pensa che volesse ottenere il Premier israeliano bombardando dall’alto indistintamente 2 milioni e 200 mila persone, massacrando quasi 20 mila bambini, di certo non voleva ottenere con queste azioni uno Stato per la Palestina né un rapporto di possibile convivenza pacifica con il vicino. Era ovvio che quello che Netanyahu volesse ottenere è un esodo completo dei cittadini palestinesi dalla striscia di Gaza. Il suo sogno era spostarli in Giordania o in Egitto.
Abbiamo visto che addirittura sta facendo tentativi per spostarli in alcuni paesi africani. Quindi Netanyahu non ha assolutamente mai avuto intenzione di arrivare alla creazione di uno stato palestinese, eppure il governo italiano si è messo a fianco ad Israele in quello che può essere considerato un vero e proprio genocidio. Poi c’è un’altra cosa sulla quale riflettevo.
Le prese di distanza da parte della Meloni, la sua dichiarazione di contrarietà a quanto affermato di Netanyahu arrivano soltanto dopo che gli Stati Uniti da alcune settimane stanno cominciando pubblicamente a prendere le distanze dall’operato di Israele. Ovviamente si tratta di un atto dovuto perché poi al di là di quello che fanno a parole, poi nei fatti continuano a sostenere i crimini di Israele nella striscia di casa, però a parole hanno sentito il bisogno gli americani di prendere le distanze da Netanyahu vuoi perché le elezioni americane sono ormai alle porte, vuoi perché Trump è sempre più avanti nei sondaggi, il popolo americano invece è sempre più stanco dei propri governanti che si sono andati a ficcare in conflitti che gli americani ritengono essere molto distanti da loro. Lì sono arrivate quindi le dichiarazioni degli americani e subito dopo a seguire quelle della Meloni che non ha mai preso le distanze dal genocidio di Israele nella striscia di Gaza, non ha mai preso le distanze sul massacro dei bambini da parte di Israele e prende oggi le distanze dalle parole di Netanyahu, ma guarda caso dopo che lo hanno fatto prima gli Stati Uniti.
Ora dico io: è possibile che noi in questo Paese dobbiamo agire sempre da ventriloqui? Non possiamo fare nulla se non parta prima dagli Stati Uniti d’America, neanche prendere le distanze da un genocidio in corso.
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