Gli anni della pandemia hanno visto la ricchezza distribuirsi in maniera ancor meno equa tra pochissime persone appartenenti ad una élite proprietarie di multinazionali, capaci di agire nel mondo della finanza, ai danni di persone comuni. Una realtà che secondo il Dottor Frajese è scaturita da una precisa volontà politica: “Le grandi multinazionali, ma anche le nostre grandi realtà industriali, potendo e scegliendo di delocalizzare la sede fiscale per esempio in Olanda piuttosto che in Irlanda, con l’Europa hanno amplificato moltissimo i propri guadagni. Quindi non è che con l’Europa ci stanno rimettendo tutti, c’è una piccola parte che ci ha guadagnato tantissimo. Tutto questo non è casuale, è voluto chiaramente, non so se ricordate le parole dell’ex Premier Draghi quando disse che uno degli effetti letteralmente positivi che c’era stato con il Coronavirus era che aveva finito per rafforzare le posizioni delle grandi società che sono virtuose, mentre coloro che traballavano hanno dovuto chiudere.
Questo veniva derubricato dall’allora Presidente del Consiglio come un fattore positivo. Il che non fa altro che far vedere ancora quanto sia distante la realtà di chi poi governa, quelli soprattutto che sono i flussi e gli interessi economici, da quella che è la vita della gente, perché le migliaia se non decine o centinaia di migliaia di aziende che hanno chiuso in questi anni, dovrebbero essere per un Presidente del Consiglio una ferita. Siamo scivolati da una democrazia non proprio realizzata, ma almeno dall’illusione di averla, a un controllo che viene esercitato da chi ha il potere economico, che a sua volta esercita del controllo su chi ha il potere politico. Poi veniamo noi, gli ultimi degli ultimi”.
C’è una differenza però tra la gestione del problema in Italia rispetto a quel che accade invece in altri Paesi, secondo Fabio Duranti: “Però poi le persone non vogliono ribellarsi. L’Inghilterra se n’è andata dall’Unione Europea, ha detto ciao a tutti, anche se noi ogni tanto leggiamo sui giornali che ci stanno ripensando. Non è vero ovviamente. Draghi ha svenduto il Paese, Cossiga ce l’aveva detto e poi è successo. È chiaro che per lui va tutto bene se il negozio chiude ma la multinazionale, soprattutto con la sede in Irlanda, cresce”.