La Salernitana ha il cantiere, la Juve gli operai. Termina a favore dei bianconeri l’atto primo di coppa Italia che sbatte fuori dai giochi la squadra di Inzaghi.
Illusorio il vantaggio su errore di Gatti. I granata tuonano al primo minuto con Ikwemesi suscitando dejà vu di vecchia Juve, ma quest’anno le cose sono diverse. La squadra di Allegri reagisce ruggendo nel centrocampo avversario per tutto il primo tempo e trova subito la risposta di Miretti. La prima di tante falcate di Chieda finisce in testa a Cambiaso, che diventa uomo assist presagendo a una grande serata.
Tra un rigore conquistato da Gatti e tolto dal Var e un incrocio sfiorato da Chiesa, è infatti Cambiaso che si sblocca, confermando un momento di forma strepitoso, e di fiducia dell’allenatore totale, vista la panchina di un rientrato Weah.
È un 2-1 che nella seconda frazione la Juventus mantiene di mestiere e anzi, rende ancor più largo con Rugani.
In un match in cui apparentemente poco rimane da dire, l’autogol di Bronn su tiro di Yldiz è solo la profezia di ciò che sta per accadere.
In pieno recupero il giovane turco passa in un fazzoletto e replica la prodezza di Frosinone, ma ancor più bella per la delizia dei presenti.
Il 6-1 di Weah è un timbro che chiude una vittoria di lungo muso inconsueta, ma pura benzina in vista del match di domenica e della scalata scudetto. Entrambi gli Inzaghi sono avvisati.
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