“No, la verità non è chiara“.
Così Fabio Duranti commenta l’ultimo evento degno di nota accaduto nella politica italiana.
Negli ultimi giorni è infatti sbarcato in Italia Bill Gates, che ha incontrato Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica.
Un evento che suggella definitivamente l’inizio del 2024 come l’inizio, forse, di un’altra era di dure scelte. Prima Davos, poi Tedros che annuncia la pandemia X. In seguito il patron di Microsoft incontra Meloni e Mattarella. Dopo fuoriesce la bozza del piano pandemico italiano, che sembra ricalcare quello vecchio. Poi ancora Tedros che grida al complottismo nei confronti di chi non è troppo d’accordo col trattato internazionale OMS, di cui abbiamo già parlato con l’avvocato Renate Holzeisen. Per fare da contorno, le proteste degli agricoltori in Germania vengono bersagliate da improvvise accuse di estremismo di destra. Lo scenario pare essere quello di un mondo in subbuglio.
Tornando però sulla visita di Gates, quello che ne fuoriesce è che i due (lui e Meloni) avrebbero parlato di intelligenza artificiale.
“La verità sarà chiara – dice Duranti – quando ci dirà di cosa hai parlato, non l’argomento. Voglio entrare nel dettaglio: che gli hai detto?“.
Holzeisen solleva non pochi dubbi sull’incontro, soprattutto perché accaduto quasi in concomitanza ai vari discorsi sanitari dell’OMS, organizzazione che Gates finanzia volontariamente in buona parte.
“Sarebbe il nostro diritto – sottolinea l’avvocato – sapere a quale titolo è stato ricevuto“, innanzitutto.
Poi, “quali erano i contenuti di questi dialoghi, perché avendo visto che questi personaggi evidentemente hanno i mezzi per determinare il nostro destino, allora è nel nostro interesse, nel nostro diritto, sapere cosa Bill Gates voleva in Italia e quali sono le promesse che gli sono state fatte“.
Home Video