Svilar 6 –
Un istante di reattività in meno sul diagonale di Adli? Mah, minuzie, in una serata in cui la Roma corre a vuoto appresso a un Milan non trascendentale.
Kristensen 5,5
Il vichingo ogni tanto perde la posizione, perde il tempo, perde l’avversario, come quando va a vuoto sulla finta di Adli in occasione del gol di quest’ultimo.
Mancini 6
Tiene la diga finché può, lui che gioca ancora una volta senza essere al meglio e stringendo i denti.
Llorente 5,5
Perde un po’ di duelli sotto l’aspetto fisico; quando il Milan si riversa in avanti scivola anche lui un po’ fuori posizione appresso al giro palla con cui Pulisic e compagni avvolgono l’area.
Celik 5
Mah, un tiro rasoterra pericoloso, poi una progressiva sparizione.
Cristante 6
Non che non patisca anche lui la fluidità del palleggio milanista, ma nel recupero palla e nel tentativo, per quanto flebile, di rilanciare l’azione, fa il suo, come sempre.
Paredes 5,5
Segna il rigore ed è un merito; sbaglia quando ha l’occasione dalla media distanza, non varia mai i tempi di gioco.
Bove 5,5
Lo ritrovi anche sul lato, fuori posizione e con una profusione di intensità che risulta fine a se stessa, se poi la Roma che gli si dovrebbe muovere attorno si muove a ritmi da girotondo.
Spinazzola 5
Qualche cross recapitato tra i guanti di Maignan.
Lukaku 5
Ma senza voto per settanta minuti, più o meno, questo va detto; senza rifornimenti o quasi, poi qualche pallone protetto a beneficio di chi lo spreca, regolarmente, Pellegrini a parte.
El Shaarawy 5 –
Uno strappo nel secondo tempo, sul lato sinistro. Un po’ poco, pochissimo.
Pellegrini 6 +
Lui entra bene, con corsa fluida e buona intenzione al tiro.
Belotti 5,5
Mette un poco di intensità, nell’aggressione degli spazi, poi anche quella si rivela fine a se stessa.
Zalewski 5,5
Ci mette corsa ma non sempre gli arriva la palla e quando gli arriva anche lui è prevedibile nell’esecuzione dei cross.
Huijsen 5,5
Contagiato dal mesto nervosismo dei compagni, ammonito.
Mourinho (Foti) 5 –
Al netto delle assenze, una Roma mai battagliera, quasi mai in fiducia, prevedibile quando il Milan, ad arte, le consegna la palla.