Che tra Novak Djokovic e gli Australian Open non ci sia più chimica è evidente: il pubblico di casa stuzzica Nole, ma la risposta non si fa attendere.
L’ultimo episodio vissuto dal numero 1 della classifica ATP nella recente sfida contro l’argentino Etcheverry dimostra ancora una volta come il serbo non sia più nelle grazie del pubblico australiano. Che Novak non sia il più amato del ranking non è cosa nuova, ma, in questo caso, le cause dei dissapori avrebbero radici ben più profonde. Nel 2021, in occasione degli Australian Open, a Djokovic fu negato l’ingresso in Australia, e la conseguente partecipazione al torneo, a causa del mancato vaccino anti-Covid che aveva portato Nole alla ribalta della cronaca, sportiva e non.
“Vaccinati amico”: la provocazione dal pubblico di Melbourne
Anche quest’anno la storia è sempre la stessa. Durante il match contro Etcheverry, valevole per il passaggio agli ottavi di finale del primo dei quattro tornei del Grande Slam, è andato in scena l’ennesimo siparietto poco amichevole tra Djokovic e il pubblico casalingo. Nole è in procinto di servire il match point che potrebbe regalargli vittoria e passaggio al turno successivo, quando dal pubblico si leva un esortazione inaspettata, che di esortazione ha poco, di provocazione molto. “Vaccinati amico!”
La reazione di Djokovic
Nole veste i panni di Nole: lancia uno sguardo di sfida al suo provocatore e mantiene la calma. L’epilogo in tre step? Battuta, ace, vittoria del match. Gioco, partita e incontro, dunque, per il serbo, che si lascia alle spalle tre set e uno spiacevole incidente che non ha scalfito la freddezza di un campione ad un passo dagli ottavi di uno slam.
Non è il primo episodio in questa edizione degli AO
Nulla di nuovo per Djokovic, che ha raggiunto quota due battibecchi con il pubblico in questa edizione degli Australian Open. Infatti, già nella gara contro Popyrin, uno dei beniamini di casa, aveva dovuto affrontare un acceso scambio di battute con uno spettatore. Nole aveva interrotto temporaneamente il match per avvicinarsi al fondo del campo e urlare a gran voce: “Vieni a dirmelo in faccia”. Per poi archiviare la pratica in quattro set. A fine match ha dichiarato: “Non è l’atmosfera migliore in cui giocare, a dire il vero. La gente praticamente ha fatto rumore tra la prima e la seconda di servizio per tutta la partita. Quello che mi ha davvero frustrato è quando qualcuno mi ha preso in giro tra la folla. Gli ho detto di dirmelo in faccia ma in quel momento mancava il coraggio“.