Il candidato del Partito Democratico Progressista William Lai, ha ottenuto il successo nelle elezioni posizionandosi con il 40,2% dei voti. Il nuovo Presidente di Taiwan ha fatto storcere il naso al governo cinese che non sostiene l’indipendenza e l’autonomia dell’isola. Già alla vigilia delle elezioni Xi Jinping aveva affermato di essere “pronto a stroncare qualsiasi tentativo di indipendenza“. Un’intimidazione che non ha fermato Lai che affermato di voler “salvaguardare Taiwan dalle continue minacce e intimidazioni da parte della Cina”. Sul fronte occidentale non sono mancate le congratulazioni di Antony Blinken al neo presidente della Cina. Da parte sua però la Casa Bianca ribadisce la posizione già intrapresa da Biden, ovvero che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza di Taiwan.
“Gli Stati Uniti che fingono di calmare i conflitti ma in realtà li appoggiano senza riserve, come quello che è successo in Ucraina” commenta Borgonovo “il problema è che aprire un altro fronte a Taiwan con la Cina sarebbe devastante e potrebbe portarci verso una nuova guerra mondiale”. Francesco Borgonovo commenta a Punto e Accapo, le elezioni del neo Presidente rivale a Xi Jinping e la tensione che questo ha generato nel paese.
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