Sul Corriere della Sera appare in questi giorni un’intervista di Aldo Cazzullo a Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. “Don Matteo”, come preferisce farsi chiamare, parla di Vangelo, unioni civili, guerra in Ucraina. Poi è però chiamato dal giornalista a rispondere alla scomoda domanda sul caso di Luca Casarini e la sua ONG. L’inchiesta di Panorama rivelava un business di vescovi e prelati sui migranti proprio di quelle Organizzazioni. L’accusa, da verificare, era quindi che Casarini fosse finanziato dai vescovi. “Risulta – scriveva Panorama – che il 26 aprile 2023, proprio la presidenza della Conferenza episcopale, destinataria dell’8 per mille, abbia approvato un finanziamento di 780mila euro delle arcidiocesi di Napoli e Palermo e delle diocesi di Brescia, Pesaro e Ancona”. Il Vaticano ha risposto facendo quadrato intorno a Casarini. Zuppi nella recente intervista ripropone la difesa.
Cazzullo domanda al Presidente CEI: “Casarini vi ha imbrogliati?”.
La risposta è rigida: “Casarini ha dato querela ai suoi accusatori”. Non un concetto troppo cristiano, la querela, verrebbe da dire.
Il giornalista a questo punto però sottolinea: “Casarini è l’uomo delle tute bianche, del G8 di Genova”.
“Lui è cambiato – risponde Zuppi – fa delle cose per la vita. Perché non dargli fiducia?”.
A proposito poi di Ratzinger, Bergoglio e tradimenti citati, lancia l’accusa agli “avversari del papa”: “Mi ricordano gli gnostici”.
Un termine da “pochi addetti ai lavori” commenta Francesco Borgonovo – “per lanciare un’accusa pesantissima”.
Il commento con Andrea Zambrano de La Nuova Bussola Quotidiana.