Denunce effetti avversi, “La Cassazione ha orientato le sentenze” ▷ Zambrano: “Ecco cosa ho scoperto”

Mai avremmo immaginato che il procedimento scientifico si sarebbe basato prima o poi su princìpi evidenti per sé.
E invece negli anni il procedere per aggiornamenti, adattamenti a situazioni più chiare, sembra essere stato sostituito da assiomi non dissipabili. La possibile conseguenza? Che le azioni potrebbero poi non andare di pari passo con l’evoluzione delle situazioni. Altre volte, addirittura, le azioni anzi potrebbero anticiparle. Sembra essere il caso che Andrea Zambrano racconta ai nostri microfoni.

Il giornalista de La Nuova Bussola Quotidiana in un articolo pubblicato di recente tira in ballo Covid, vaccini ed effetti avversi. Li collega al controverso e delicato ambito burocratico e giudiziario. Quei casi di effetti avversi da vaccino sono stati nell’era pandemica spesso sottostimati dai più. Una presa di posizione che, dice il giornalista, potrebbe trovare la sua nascita nella Cassazione, in particolare nell’ufficio del Massimario. Su lavoratori sprovvisti di Green Pass, o semplicemente sui danneggiati, ci sarebbe stata una direzione “unilaterale“.

Il Massimario – che è quell’ufficio importantissimo e indispensabile per aiutare i giudici a orientarsi all’interno della giurisprudenza italiana nel giudicare le cause – aveva già dato delle indicazioni di tipo giuridico ai giudici già nell’ottobre del 2021. Quindi molto prima che incominciassero poi tutte quelle cause che sono arrivate nelle aule di tribunale per tutte le questioni relative all’obbligo vaccinale, al green pass e anche alle reazioni avverse, ai danneggiati gravi. Ebbene, questo ufficio, che ripeto è un ufficio importante, e che è una istituzione importante della Corte Suprema di Cassazione, ha cercato di orientare subito i giudici dando loro una lettura su tutta la questione dell’obbligo vaccinale“.

L’assunto, spiega Zambrano, sarebbe stato quello di una linea “pro Vax”, col vaccino accertato dalla comunità scientifica e conforme alla Costituzione. “Il problema è che non sono stati forniti dei precedenti di tipo giurisprudenziale, ma semplicemente era stato detto all’epoca che ‘la scienza è concorde nell’affermare che i vaccini sono sicuri, sono efficaci’. E quindi qualunque tipo di pretesa di cittadini o di legali che volessero avanzare per aver subito danneggiamenti, va sostanzialmente respinta perché tutto è conforme a Costituzione“.

L’intervento integrale a Un Giorno Speciale del 13 febbraio.