Il capitalismo non si ferma dinanzi a nulla: parte l’asta per i posti al cimitero affianco a Marx

Bisogna pur riconoscerlo, la storia è capace di una sua spietata ironia. E così adesso al cimitero di Londra, ove è sepolto Carlo Marx, hanno avuto una pensata davvero sui generis. Hanno deciso di mettere in vendita, peraltro a un prezzo tutto fuorché contenuto, le tombe a fianco di quella del barbuto di Treviri.

Proprio così, adesso è possibile comprare la terra intorno alla tomba dell’autore del capitale e farsi seppellire accanto a lui, dopo aver naturalmente pagato una cospicua somma di danaro. Pare che la geniale trovata sia nata dal fatto che il cimitero di Londra dove è sepolto Carlo Marx ha alti costi di manutenzione e che in particolare in questa fase si trova per così dire in difficoltà. Sempre colpa del danaro verrebbe da dire commentando lo stesso Marx.

Cosicché adesso chi vorrà potrà scegliere di riposare in eterno accanto al più grande nemico mai esistito del capitalismo. Capitalismo che, bisogna davvero riconoscerlo, non si ferma dinanzi a nulla, nemmeno dinanzi alla morte, nemmeno dinanzi a quella del suo più acerrimo avversario. Che peraltro ci piace immaginare mentre si sta, come usa dire, rivoltando nella tomba, all’apprendere la notizia che il capitalismo, per ora vincente, è riuscito a mettere a profitto perfino il suo loculo.

Aveva davvero ragione Walter Benjamin, allorché scriveva che nemmeno i morti sarebbero stati al sicuro se il capitalismo avesse seguitato a vincere, come purtroppo ha fatto e come purtroppo continua, almeno per ora, a fare. Pian che va detto un fabula doceti in questa triste, e a tratti anche divertente, vicenda. Il capitalismo figura come un gelido alambicco che tutto e tutti muta in merce circolante, nel nome della valorizzazione illimitata del valore.

Insomma, per paradossale che possa apparire, le tesi di Marx sono corroborate anche da questa tragicomica vicenda che suo malgrado lo vede protagonista post-morte. Chi l’avrebbe mai detto che proprio Marx sarebbe diventato un giorno oggetto di lucro da parte del capitale? Quasi come se il capitale si fosse preso una sua rivincita con Marx che tanto lo aveva criticato e che in qualche modo aveva posto le basi per pensare un superamento del capitalismo. E invece adesso il capitalismo vincente mette a frutto e letteralmente a profitto anche la tomba di Marx.

Tra l’altro il cimitero di Londra, dove Marx è sepolto, già aveva fatto discutere di sé qualche anno addietro, quando aveva introdotto il pagamento per la visita della tomba di Marx. Proprio così, per visitare la tomba del vecchio barbuto di Treviri, occorreva pagare un biglietto d’ingresso. Già in quel modo, va detto, il capitale aveva oltraggiato il suo nemico e, in qualche modo, inossidabile avversario.

Adesso lo fa in misura anche maggiore, potenziando quella tendenza. Insomma, davvero Marx aveva ragione quando diceva che tutto nel capitale viene messo a profitto, le idee, i valori, le virtù, ma non aveva pensato forse di finire un giorno a lui stesso messo a profitto dal capitale. Questo è l’insegnamento che traiamo da questa vicenda davvero tragicomica che ci farebbe anche sorridere se solo non ci facesse piangere, perché in fondo questo è il dramma del capitale.

Trasformare tutto in merce, trattare tutto dagli ospedali alle scuole, perfino le tombe, secondo la stessa algida logica della mercificazione e dell’assiomatica del do ut des, il cuore segreto, della logica della produzione del plus valore.

Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro