L’ultima trovata UE ha dell’incredibile.
Si parla infatti da tempo di una possibile “soluzione” alternativa per continuare la transizione green, necessaria secondo la fantomatica Agenda 2030. Prima le macchine elettriche, ora i fotovoltaici: l’Unione Europea potrebbe non accontentarsi e chiedere ai cittadini, e in particolare agli agricoltori – che tra l’altro sono in protesta proprio contro questo tipo di politiche – di fare un ulteriore sacrificio per salvare il pianeta. Peccato però che di “sostenibile” ed “ecologico” ci sia davvero poco. Infatti, inondare i campi agricoli di fotovoltaici per la produrre energia non rispetterebbe il vero criterio della “sostenibilità”: pensare sì all’ambiente e all’inquinamento, ma senza inficiare la scena economica e sociale.
A dire il vero, neanche l’aspetto “ecologico” sarebbe poi così rispettato, visto che le attrezzature dei fotovoltaici andranno anche loro prima o poi smaltite. Senza poi parlare dell’impatto visivo che un progetto simile causerebbe.
Il punto della situazione con Francesca Donato, europarlamentare.
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