Una partita che fa già parte della storia della Lazio, una gioia immensa per i tifosi biancocelesti: la Lazio ha battuto il Bayern Monaco con un gol di Ciro Immobile. La gara di andata degli ottavi di finale di Champions League è stata decisa da un calcio di rigore guadagnato da Isaksen e realizzato con grande freddezza dal Capitano della Lazio. In attesa della gara di ritorno del 5 marzo a Monaco la squadra di Sarri ha fatto capire ai campioni di Germania di potersi giocare la qualificazione, meritando la vittoria nella gara di andata. Alcuni sono usciti anche dallo stadio con il rimpianto di non essere riusciti a sfruttare l’occasione di raddoppiare con i tedeschi rimasti in 10 uomini dopo l’espulsione di Upamecano.
C’è da fare i complimenti a tutti secondo Alessandro Vocalelli: “Hanno vinto tutti, il pubblico è stato meraviglioso, l’Olimpico era qualcosa di straordinario. Hanno vinto i giocatori perché i giocatori hanno messo tutto in campo, anche Sarri ha vinto perché ha dimostrato che tramite il gioco si mettono i calciatori in grado di rendere di più e ha vinto anche la società perché in un momento buoi è riuscita ad intervenire risollevando una situazione complicata”.
Furio Focolari traccia le analisi tattiche della partita: “L’allenatore stavolta ha visto tutto giusto e ha convinto i giocatori a fare questo tipo di partita. Provedel non l’ha vista mai, c’è stata solo una occasione di Musiala, ma non ci sono stati altri pericoli veri. Pensavamo che fosse una tattica troppo attendista, ma quando ci potevamo aspettare un calo fisico della Lazio ha preso invece in mano la partita. Il rigore non arriva per caso. Tirare quel rigore poi una cosa per niente facile“.
Fabrizio Patania era allo stadio e racconta anche la sua esperienza: “Ho iniziato a fare l’inviato decenni fa, ma non ho mai vissuto una notte così all’Olimpico. Speriamo di poter vivere altre notti così e che non si fermi Ciro Immobile che ha deciso il cammino della Lazio in Champions”.