A Lewandoski risponde Osimhen, il risultato è un pareggio che ci sta. Ai punti meglio il Barcellona che domina il gioco per più di trenta minuti a tempo. La voglia di giocare del Napoli si vede proprio nei due finali di tempo, quando prende coraggio, alza il baricentro e attacca. Una serata che riporta fiducia alla squadra, che pacifica temporaneamente i tifosi, che permette al nuovo allenatore Francesco Calzona di iniziare il cammino a Napoli, con più serenità di quella che poteva aspettarsi alla vigilia.
Certo il Barcellona ha dato una mano, perché pur tenendo il pallino del gioco l’undici di Xavi è sembrato quasi inoffensivo. Il pressing alto dei blaugrana ha funzionato nel recupero di molti palloni nei trenta metri napoletani, ma a parte il centravanti polacco nessuno dei catalani è sembrato capace di segnare. Il merito del Napoli, rischierato da Calzona con la difesa a 4 e un modulo quanto più vicino al ricordo di Spalletti, è stato quello direstare in partita. Avere Osimhen tornato dalla Coppa d’Africa fa tutta la differenza del mondo, in particolare per una squadra capace finalmente di ritrovare la voglia di mettere tutto in campo, ma sicuramente ancora arrugginita e incerta nello sviluppo della manovra.
A ritorno non sarà semplice, nemmeno impossibile però. Ci vorrà voglia, una migliore organizzazione di gioco, e un Barcellona ancora incerto.