La Roma sarebbe in vendita? Secondo alcune indiscrezioni di Repubblica, i patron della società capitolina, Ryan e Dan Friedkin, starebbero pensando di cedere la proprietà. Lo scrive Giuseppe Scarpa, secondo il quale la trattativa per il club giallorosso con alcuni “pezzi grossi” legati al mondo Saudita sarebbe già avviata. Di quali “pezzi grossi” si parla? Il fondo PIF, per la precisione: una vera e propria miniera d’oro del mondo arabo.
La figura incaricata di fare da ponte tra le due parti, come riportato da Ilario Di Giovambattista, sarebbe l’attuale CEO della Roma Lina Souloukou, la quale sarebbe stata indicata come professionista più adatta per mediare la trattativa al netto delle sue esperienze passate con il mondo saudita.
La richiesta dei Friedkin ammonterebbe a un miliardo di euro, l’offerta di PIF si spinge fino al miliardo e duecento milioni, 900 versati subito e 300 versati solo in caso di via libera da parte del comune di Roma per la costruzione del nuovo stadio.
Giuseppe Scarpa, cronista di Repubblica e autore del pezzo in questione, ha commentato ai microfoni di Radio Radio Lo Sport i rumors in merito a una possibile cessione della Roma: “In sostanza c’è un mondo arabo collegato al regno saudita che fiuta la possibilità di comprare la Roma. Non è una trattativa entrata nella sua fase definitiva, però Friedkin e arabi si parlano, questo è certo. Stanno iniziando preliminarmente a parlare anche di numeri, di cifre, di progetti collegati allo stadio. L’attuale sponsor della Roma sta giocando un ruolo importante. Secondo me è importante analizzare la figura dei Friedkin: sono businessman, comprano con l’obiettivo di guadagnarci, non sono i presidenti di una volta come Moratti, Sensi, Berlusconi, Agnelli. Qui parliamo di americani che vogliono fare affari e possono farlo soltanto con chi ora, nel mondo del calcio, sta dominando a livello economico. Gli arabi guardano alla Roma come un modo di entrare nel tessuto economico e politico italiano. Questa è una partita molto delicata che si sta giocando attorno alla Roma“