C’era chi la chiamava la partita di Davide e Golia, chi invece prendeva per pazzi questi ultimi. Perché Inter Juve è sempre Inter Juve, il derby d’Italia non sta in bocca a Gianni Brera per caso, ma il campo ha dato il suo responso.
Un’Inter dominante, a tratti perfetta, una Juve giovane e banale, che non spaventa mai Sommer se non su uno stop horror di Vlahovic: alla fine è davvero stato il match dei giganti contro i piccoli operai?
“Ci sono due discorsi: uno è quello del bel gioco di Inzaghi, che però va contestualizzato”, puntualizza Sandro Sabatini. “La bellezza è fine a se stessa se non viene paragonata ad altre bellezze, come la bruttezza della Juventus può essere fine a se stessa oppure si può confrontare coi punti in classifica”.
“L’Inter è una bellissima squadra, con grandi giocatori e un grande allenatore, ma se dici questo devi dire anche: come ha fatto la Juventus a stare in quella posizione? Non c’è opposizione tra le due cose”.
“Sì, ma l’Inter è stata anche rivoluzionata in estate”, ribatte Marco Barzaghi, “è stata una delle stagioni più rivoluzionata dai tempi di Moratti. Quest’estate tutti dicevano ‘ma che mercato sta facendo l’Inter?’.
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