L’attentato in Russia è stato l’ennesimo episodio dall’inizio della guerra in Ucraina che ha sconvolto il mondo.
Ma ciò che è successo al Crocus City Hall di Mosca ha segnato un punto cruciale in scala d’importanza dei fatti bellici.
L’attentato di qualche giorno fa ha prodotto 137 vittime e 180 feriti. Per il Paese si tratta di uno dei più grandi attentati mai subiti.
E’ di maggiore importanza poi per il contesto in cui si è consumata la strage: con il rapporto tra Occidente e Russia sempre più teso, ogni proiettile sparato potrebbe essere quello decisivo per un’altra grande guerra mondiale. Motivo per cui dal momento dell’attentato si è voluto capire a chi attribuire la responsabilità di tanti morti.
La rivendicazione è arrivata dopo l’attentato, ed è dell’ISIS.
Uno scenario che però non viene preso per certo. Lo stesso Putin ha detto: “Tutti e quattro gli autori dell’attacco terroristico sono stati trovati e arrestati, stavano cercando di fuggire e stavano viaggiando verso l’Ucraina, era stata creata ‘una finestra’ per permettere loro di attraversare il confine”. Al contrario, gli Stati Uniti e l’Europa hanno immediatamente scagionato l’Ucraina, negando ipotetiche responsabilità. Il filosofo Paolo Becchi ha commentato in diretta.
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