Tempo di emergenze, così possiamo definire la nostra epoca.
Pandemia, poi cambiamento climatico e infine guerra. Quello in cui versano Ucraina e Russia è un conflitto che ha smosso il mondo dalle fondamenta, sono venuti meno equilibri geopolitici e se ne sono creati altri. Di recente Giorgia Meloni ha tenuto un incontro bilaterale con il presidente ucraino Zelensky, in cui si è discusso dell’andamento del conflitto ucraino e della centralità di quest’ultimo nell’agenda della presidenza italiana.
Secondo Giovanni Vanni Frajese quello ucraino è un conflitto che gli italiani non sentono proprio: “Io credo che andrebbe sempre messa a fuoco la cosa più semplice di tutte, cioè quanti italiani oggi pensano che sia una buona idea di entrare in guerra mandando delle truppe magari in quelle zone calde a difendere non si sa bene sulla base di cosa? Con un paese con il quale noi non abbiamo accordi di questo tipo, anzi non li avevamo visto che non ho ben capito la Meloni cosa sia andata a firmare in Ucraina recentemente. Quello che è sicuro è che nel caso dovessimo entrare verso i venti di guerra, questo tra l’altro significherebbe, provate solo a immaginare che tutto quello che abbiamo vissuto in questi ultimi tre anni nel senso di perdita e totale abbandono di quelli che sono i diritti naturali dell’essere umano, di libertà, non solo di espressione ma anche fisica, proprio di poter uscire fuori di casa, piuttosto che possibilità di lavorare solamente se sottoposti appunto, come ben sappiamo, a un trattamento che non aveva nessun senso logico, pensate cosa succederebbe in caso di guerra, nel quale si sa benissimo che la Costituzione in qualche maniera viene sospesa“