Carlos Sainz 10 e lode
Operarsi d’appendicite fa bene; di certo aiuta a vincere in Formula Uno. Un fine settimana iniziato con una qualifica orgogliosa, che lo ha visto claudicante quando è sceso dall’abitacolo, e terminato con la gara perfetta, sotto ogni profilo e da ogni punto di vista, al netto della défaillance della Red Bull. A metà gara, di giro veloce in giro veloce, ci è parso lanciato alla rincorsa della migliore versione di se stesso.
Carlo Vanzini 10
- Le condizioni di Russell, prima! -: comunicazione responsabile, la definiamo; prima la certezza che il pilota Mercedes stia bene, dopo l’urto terrificante dell’ultimo giro, poi l’esultanza per la Ferrari.
Ferrari 10
Alla vigilia l’avevamo pronosticata competitiva, ce la siamo ritrovata dominante. Signora. Regina.
Charles Leclerc 9
Ha rimontato sulla propria partenza, non perfetta, per poi issarsi lassù, sfruttando ogni varco e un crescente passo gara, alle spalle dell’imprendibile compagno. Fiore all’occhiello il giro veloce.
Lando Norris 8
Una pressione costante alle spalle delle Rosse, fino all’ultima tornata. Performante e pulito nella guida, lucidissimo.
Fernando Alonso 7,5
Il ruggito del vecchio leone resta inconfondibile, di duello in duello.
Red Bull 4,5
Incredibilmente nero, alla fine, il viaggio in Australia dei “bibitari”, che restano in ogni caso i grandi favoriti per il Mondiale. Freni in fiamme per Verstappen e un Perez mestamente alle spalle del gruppo di testa. Abbiamo visto parlottare Verstappen e Horner, chissà cos’avevano da dirsi.
Daniel Ricciardo 4
Nelle retrovie delle retrovie, alla fine, con il compagno Tsunoda un po’ di posizioni più avanti.
Mercedes 4
Bastano i team radio di un sempre più malinconico Lewis Hamilton.
Williams 0
Una storiaccia, comunque la si giri. Dovrebbero interrogarsi tanto quelli della FIA quando Liberty Media, che debbono tutelare e valorizzare un brand come la Formula Uno. Con l’aggravante che il tutto accade a una scuderia che porta il nome di Frank Williams.