Negli ultimi giorni è successa una cosa inquietante. In un decreto del 2 marzo che si occupa della messa a terra del PNRR, all’articolo 43 si dice che l’infrastruttura digitale utilizzata per il green pass viene istituzionalizzata. Serviva una legge per rinnovarlo ed è stato fatto. Il green pass diventa eterno. Questa struttura viene finanziata con 2.8 milioni il primo anno e 1.8 milioni i successivi. Una cosa inquietante. C’è chi dice che la cosa serve per spostarsi, perché è un regolamento dell’OMS, una specie di passaporto sanitario per spostarsi senza difficoltà avendo tutti i dati vaccinali delle persone. Abbiamo scoperto che questa infrastruttura del green pass veniva finanziata in maniera indegna con i soldi per risarcire i danni da vaccino.
Un fondo che tra l’altro veniva utilizzato molto poco perché i danneggiati fanno molta fatica a farsi riconoscere i danni. Anche Giorgia Meloni è contrariata e la promessa è quella di far cambiare questo articolo. Mi hanno assicurato che sarà cambiata anche la fonte del finanziamento di questa struttura. Mi rimangono due sospetti: se tolgono i riferimenti al Covid e al green pass ma resta l’infrastruttura internazionale poi che facciamo? Se io devo andare all’estero perché ho bisogno di un pass coi miei vaccini e le mie terapie? Ma poi se il governo è contrario al green pass, chi è che continua a scrivere queste cose?
L’importanza della politica italiana nella vicenda è fuori discussione, e, secondo il Dottor Giovanardi, anche i medici italiani devono svolgere un ruolo centrale per il futuro della sanità in Italia: “Adesso però la parola passa alla gente, passa al popolo, passa ai medici, che sono una grande forza silente importantissima. La medicina si regge sul codice deontologico e sulla libertà di scelta dei medici. Il medico deve scegliere la cura più efficace per il suo paziente, senza condizionamenti economici o politici. Ha il dovere di informazione sui rischi e benefici di un farmaco. Gli è proibito per il codice deontologico di somministrare farmaci non sperimentati o potenzialmente pericolosi. Ha l’obbligo il medico di confrontarsi con gli altri colleghi alla pari. Tutti questi principi che sono fondamentali, sono stati violati in modo prepotente dai Presidenti degli ordini, su ordine della politica, è un dovere di ribellarsi. Allora cosa abbiamo fatto? Dei valentissimi colleghi hanno messo in fila tutte queste violazioni e ne chiedono ragione come medici e ne chiederanno ragione agli ordini.
Ovviamente questa cosa qua deve essere letta e diffusa. Perché? Perché anche le forze politiche dovranno schierarsi. Il codice deontologico deve essere rispettato e nessuna politica, nessun governo può metterci le mani, perché è roba dei medici e deve essere obbligatorio non piegarsi del governo. Sabato c’è una bella riunione a Bassano, ci sarai tu, Berlato per la politica, la Donato, Duranti, Giordano e tantissimi medici. Allora io in quell’occasione, visto che i medici hanno scritto tutte queste cose di violazione, chiederò quali altre forze politiche sono disponibili a sostenere questo documento dei medici. a favore dei mezzi della libertà del medico e a favore della gente e dei poveri pazienti”.