L’Italia è un Paese ricco di storia: ha sfornato personaggi illustri amanti dell’arte, della scienza e della cultura. Secondo Fabio Duranti, questa caratteristica è intrinseca nel DNA del nostro Paese. Peccato che non valga lo stesso per tutti gli altri Paesi dell’Occidente. Gli Stati Uniti sono famosi per essere i primi produttori dell’industria dei film, e i fautori dell’iconica Hollywood. Il DNA dei nostri colonizzatori però è un pò diverso: hanno dei geni che Duranti definisce “guerrafondai”. Sono primi produttori di quei film che parlano di guerra, la raccontano e la esibiscono. Forse hanno voluto da sempre cancellare la nostra cultura piena di arte e ricca di scienza, per imporci la loro: una cultura diversa e impregnata di guerra. La comicità italiana ha cercato da sempre di farci comprendere questo aspetto, in modo sottile ma giocoso. Tanti anni fa fu il noto Regista Massimo Troisi ha lanciare questo messaggio, in un periodo storico in cui credevamo che l’Italia in tema di guerre, poteva essere ancora libera di scegliere.
Questo, il pensiero di Fabio Duranti: “La comicità italiana comprese molto presto che la guerra, faceva parte del DNA di alcuni Paesi, in questo caso, dei nostri colonizzatori. La nostra grande cultura, dei grandi artisti del passato, di Caravaggio, Michelangelo e la scienza di Galileo, forse era sopraffatta da chi, per il solo fatto di averci salvato, voleva imporre una cultura diversa o addirittura voleva cancellare la nostra. Allora forse non sono state comprese alcune finezze, ma di grande intelligenza artistica della comicità italiana, sulla guerra e su alcuni Paesi che sono un pò guerrafondai, magari per interessi economici, o forse perché semplicemente ce l’hanno dentro, gli piace e vorrebbero farcelo piacere anche a noi”
Esordisce cosi, tanti anni fa, Massimo Troisi: “Il Cinema Americano sta un pò in crisi, perché hanno finito tutte le guerre e non le possono più raccontare. Infatti qui, si aiuta il Cinema dando delle idee. Loro fanno le guerre, per avere delle idee su cui fare i film. Infatti hanno fatto i film con gli indiani, Via col Vento, la Corea, lo Sbarco in Normandia, il Vietnam… Adesso però non hanno più idee, quindi fanno i film sulle guerre che devono ancora accadere: Guerre stellari, Star Treck… Loro adesso c’hanno Reagan come Presidente che è un ex attore, che spinge il Cinema e lo aiuta. Ora sta cercando delle idee per fare dei film: cerca di fare le guerre con tutti quanti, sembra cattivo ma lo fa per fare Cinema.. “
Giovanni Frajese contestualizza la performance di Massimo Troisi, affermando che oggi a differenza di ieri, non sarebbe più possibile ironizzare in questo modo. La finezza di Troisi nel fare commedia, fa parte di un mondo che oggi non esiste più. Secondo Frajese ormai non è più possibile, lanciare messaggi di un certo tipo nemmeno attraverso l’ironia. La ragione risiede nella sempre più massiccia presenza del Politically Correct: che sia un’altra forma di sottile censura?