Si sa, un tempo la comunicazione tra cittadini e politici era diversa. Quarant’anni fa il Presidente della Repubblica Sandro Pertini lanciava un messaggio di pace agli italiani, esprimendo solidarietà per il conflitto in medio-oriente. Pertini cercava di comunicare il semplice messaggio di fare la pace e non la guerra. La voce del Presidente un tempo piena di umanità e trasparenza, oggi non esiste più. I nostri politici sembrano sempre più intenti a volerci portare verso un clima di tensione. Eppure il conflitto tra Israele e Palestina che oggi stiamo vivendo, esisteva già da tempo 40 anni fa. La differenza sottile era nelle soluzioni che si adottavamo per cercare di placarlo. Se prima la strada migliore era auspicare alla pace, ora la via più semplice è scegliere la guerra.
Queste le parole dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini nel discorso di fine anno 1981: “Ecco perché noi ci battiamo contro la guerra, perché la guerra non esploda. Ci battiamo per la pace: vogliamo l’intesa tra tutti i popoli. I popoli possono trovare se vogliono quest’intesa: i loro dirigenti se vogliono si possono mettere intorno a un tavolo, discutere e trovare la base di un’intesa. Per far si che la pace possa durare nel mondo e la guerra non debba mai esplodere”.
“Mi riconosco totalmente nelle parole di Pertini“, commenta il docente di comunicazione sociale Alberto Contri, “io ho frequentato sia Scalfaro che Ciampi, che hanno avuto la magnanimità di nominarmi prima commendatore, poi grande ufficiale. Ho frequentato anche molto Cossiga, ma purtroppo devo dire che spesso non mi ritrovo nelle parole dell’attuale presidente della Repubblica. Sono perplesso e colpito sia dal suo atteggiamento avuto durante la pandemia che dalla recente uscita su Pioltello: si è dimostrato così aperto verso quel 40% di musulmani dimenticando che il 60% non lo è.
Del presidente poi mi colpiscono certi silenzi su altre questioni.
Quello che ha detto Pertini sulla guerra ad esempio è ciò che un presidente dovrebbe dire oggi“.
L’intervento a Un Giorno Speciale | 27 marzo