“Dopo i fatti avvenuti al termine della gara Lecce – Verona, l’U.S. Lecce comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore D’Aversa“.
Questo il triste esito di un gesto folle verificatosi nel match domenicale tra Lecce e Verona. La vittoria è gialloblu, firmata da Folorunsho, ma i riflettori si scagliano tutti sul caos della tensione generale esplosa al triplice fischio. D’Aversa, tecnico della squadra di casa, si dirige verso l’attaccante avversario Henry e gli dà quella che dalle immagini pare essere una testata. Un grave gesto che costerà l’esonero al nativo di Stoccarda e probabilmente una lunga squalifica. A nulla sono servite le scuse pubblicate dall’allenatore sui social. “Sono venuto a contatto testa a testa con Henry, ma non ho colpito con una testata il calciatore veronese, né l’ho ricevuta da lui. Si è trattato di un contatto fisico, di un pessimo esempio, di un’immagine anti sportiva figlia della grande tensione e dell’adrenalina, che però non devono e non vogliono essere mie scusanti né attenuanti. Ho sbagliato e chiedo scusa“.
Tony Damascelli racconta in diretta a Radio Radio Mattino Sport & News cosa è successo dopo.
“Il gesto più codardo è il fatto che lui dopo quel gesto se l’è data. Non è rimasto lì, si è girato un po’ come Zidane e se n’è andato dai suoi giocatori. Tra l’altro, ieri pomeriggio, subito dopo, ho messaggiato a Corvino e ho detto o lo allontanate o se ne va“.
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