Napoli Juventus segna la seconda vittoria per il neo allenatore partenopeo Calzona.
Il terzo tecnico della stagione azzurra sembra essere quello giusto: nessuna sconfitta ancora, e la vittoria contro la Juventus pesa moltissimo. Il Napoli riparte finalmente alla corsa per le coppe. La Juventus invece subisce un’altra battuta d’arresto che adesso rischia di rovinare tutta la scia di vittorie conclusasi contro l’Empoli. Dal sogno scudetto infranto, ora la squadra di Allegri rischia di essere sorpassata dal Milan. Complici le varie occasioni malamente sprecate contro i campioni d’Italia. Vlahovic ci ha provato spesso, ma non ha trovato la porta (solo il palo qualche minuto dopo il vantaggio di Kvaratskhelia). Chiesa la recupera, ma è tutto inutile: il subentrato Nonge causa ingenuamente il rigore partenopeo. Osimhen lo sbaglia, ma Raspadori è pronto a segnare bruciando i difensori bianconeri sulla linea.
Allegri rimanda in panchina Nonge. Una mossa non gradita generalmente nei commenti dopo il match.
Il discorso sulle colpe di questa Juventus è il solito: allenatore o giocatori?
Tony Damascelli ha le idee chiare sulla partita al Maradona: “È stata una partita normale, non una gran partita. Ritmi lentissimi.
Il Napoli non gioca più coi ritmi dell’anno scorso. La Juventus ha fatto quello che può fare con quella squadra lì, in cui la precarietà tecnica è spaventosa. Ragazzi inesperti. Un paio di giocatori secondo me non hanno un futuro dentro la Juventus.
La squadra avrebbe meritato qualche gol in più. Allegri non ha responsabilità ieri sera. Assolute“.