Napoli Torino è stata una partita intensa, con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto, senza mai rinunciare ad attaccare e a spingersi anche in partecipati contropiedi. Nel primo tempo ai punti meglio il Napoli, con Politano che oltre ad essere il migliore è stato anche il più ispirato. Le iniziative degli azzurri sono state neutralizzate ottimamente da Milinkovic Savic, anche se in diverse occasioni sia Osimhen che Kvaratskhelia avrebbero potuto fare molto meglio.
Soprattutto il georgiano fallisce una occasione a tu per tu con il portiere che certifica quanto il giocatore sia diverso da quello implacabile visto nello scorso anno. Nel secondo tempo è lo stesso Kvara a ricordare a tutti quanto la qualità e la voglia di far gol possano avere comunque la meglio su un’annata non del tutto positiva. Suo è il gol del vantaggio che al 61esimo rompe l’equilibrio in una seconda frazione giocata alla pari dalle due squadre.
Il Torino che nel primo tempo, soprattutto con Zapata, aveva in diverse occasioni avvicinato il gol, nel secondo lo trova con il neo entrato Sanabria, che con una potentissima rovesciata buca le mani di Meret su un pallone alto in area. Dopo il gol del pari il Torino si copre, aspetta e il Napoli guadagna metri. Al 91esimo è ancora Kvaratskhelia a colpire la traversa crossando da più di trenta metri, e sempre lui pochi secondi dopo scaraventa un tiro a pochi centimetri dall’incrocio. Non basta la mole di gioco prodotta negli ultimi minuti dai partenopei a battere il Torino.
In vista della sfida di Barcellona, la squadra di Calzona ha finalmente dimostrato di aver ritrovato l’entusiasmo, il vigore agonistico e la condizione fisica necessari a disputare un ottavo di finale di Champions League.