Ci sono state due questioni riguardanti il Covid. In primo luogo, è stato istituito per legge un’inchiesta, e durante la presentazione del libro di Speranza, è intervenuto Dario Franceschini nel Partito Democratico, esprimendo un’opinione che trovo piuttosto agghiacciante. Ha suggerito che il Partito Democratico dovrebbe boicottare qualcosa che, secondo me, dovrebbe farci riflettere. Ma perché un partito dovrebbe boicottare un’inchiesta in questo modo? Franceschini ha dichiarato che si tratta di una commissione politica e che non vogliono indagare solo su di noi, ma vogliono far pagare il precedente governo. L’altra notizia rilevante riguardante il Covid è l’arrivo di un nuovo trattato pandemico, che, a detta di molti, cederà all’OMS un potere decisionale che mina l’autorità sanitaria dei singoli stati.
Francesco Borgonovo ha chiesto spiegazioni in merito alle recenti notizie sul Covid al Dott. Alberto Donzelli, medico specialista in igiene, medicina preventiva e in scienza dell’alimentazione, presidente della fondazione Allineare Sanità e Salute e poi è membro appunto della commissione medico e scientifica indipendente.
Di seguito le dichiarazioni del Dott. Donzelli in diretta a ‘Punto e Accapo
Sulla Commissione d’inchiesta Covid
“Penso che la commissione sia fondamentale. Abbiamo bisogno che ci sia una discussione finalmente scientifica che affronti i nodi che sono stati lasciati aperti e che chiunque farebbe bene a fare quello che lei ha detto, cioè partecipare ai lavori e difendere.
Se nel caso, le posizioni che venissero messe in discussione, noi sicuramente intendiamo fare quello che chiediamo dal novembre del 2021 per la verità“
L’annuncio sulla nuova bozza del trattato pandemico
“La prima bozza era probabilmente stata elaborata forse non era stata sufficientemente messa in attenzione dal ministro e dal suo staff più diretto e probabilmente era stata elaborata da funzionari della precedente amministrazione che hanno fatto qualcosa di stupefacente, se si leggono i contenuti di quella bozza che mi si assicura che ora è superata si capisce il rischio che correvamo. Rischiavamo di fare da noi quello che l’OMS con qualcosa che non dovrebbe farci dormire la notte, di cui si dovrebbe discutere continuamente, vorrebbe che gli Stati, 194 Stati, approvassero in fine maggio”
Sulla proposta di un nuovo trattato pandemico
“Ci aspettano risvolti inquietanti entro Maggio. C’è la proposta di un nuovo trattato pandemico e di nuovi emendamenti ai regolamenti sanitari internazionali. Questi emendamenti nascondono i pericoli maggiori, il trattato pandemico potrebbe essere soprattutto una costosissima, a nostro avviso, non necessaria innovazione, ma i regolamenti nascondono delle più che insidie, cioè prevedono che ci siano poteri vincolanti che vengono dati all’OMS che non emetterebbe più che non emetterebbe più raccomandazioni ma delle disposizioni vincolanti per i cittadini e per gli Stati, avrebbe il potere di dichiarare delle emergenze, delle minacce anche solo potenziali che possano minacciare la salute a livello mondiale o a livello anche solo di una delle sei regioni dell’OMS, per esempio l’Europa”
“È stato tolto dai regolamenti il riferimento al rispetto della dignità, della libertà e dei diritti umani e questo è particolarmente allarmante, c’è la possibilità da parte dell’OMS di avere dei poteri che impongono trattamenti sanitarioobligatori, lockdown, quarantene, tracciamento dei contatti ai quali gli Stati non potrebbero opporre delle intenzioni diverse, una volta che avessero sottoscritto quei regolamenti o che non si fossero discostate entro dieci mesi da quella che sarà una decisione che a maggio verrà assunta maggioranza semplice, cioè una fortissima probabilità che nell’assenza totale di dibattito su queste questioni ci sia effettivamente una maggioranza di paesi che approva inconsapevolmente”
“La cosa che mi sembra più grave di tutte è quella di una censura capillare ferrea che già per la verità l’Europa sta iniziando a praticare in maniera estremamente intrusiva col Digital Service Act già dall’anno scorso.
Adesso con quello che è entrato in vigore del digital service act in Febbraio c’è la censura su tutte le piattaforme social, quindi non solo la stampa controllata che non fa passare messaggi in contraddizione con la narrativa ufficiale, ma anche la censura di tutto quello che contraddice quello che la OMS ritiene informazione corretta e censura”