Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, una dipendente dell’AS Roma è stata vittima di Revenge Porn. In base alle ricostruzioni, un giovane calciatore della Primavera avrebbe chiesto in prestito il telefono della donna per effettuare una chiamata. Invece di comporre il numero, il giocatore avrebbe visionato senza autorizzazione le immagini e i video della collega. Fino ad imbattersi in qualcosa che ha catturato la sua attenzione: un video in cui lei e il suo fidanzato si riprendevano in atteggiamenti intimi. Infine, ha pensato bene di inviarlo a tutti i giocatori della squadra giallorossa. Dulcis in fundo, invece di punire i giocatori, il Club ha pensato bene di licenziare la donna.
L’impiegata, dipendente della Società da ormai 10 anni, è stata mandata via “per aver compromesso la serenità dell’ambiente in cui lavorava”. Una decisione a dir poco imbarazzante, considerando che la trentenne è stata violata nella sua intimità e poi sbeffeggiata nell’ambiente di lavoro. I fatti sono avvenuti questo autunno ma solo oggi è trapelata la dinamica della vicenda.
“Sembra che la notizia sia arrivata attraverso un ex dipendente della Roma, che è particolarmente inca****o con la Roma stessa” commenta Ilario di Giovambattista a Radio Radio Lo Sport.
“L’episodio non mi sorprende perché purtroppo è molto frequente. È gravissimo che la Società licenzi la vittima di questa vicenda. Lei ha prestato il telefonino facendo un atto di cortesia nei confronti di un imbecille, che andrebbe cacciato via a calci in c*lo, dalla Primavera, dall’estate e dall’autunno. Inviterei la Società a chiarire tutto, a recuperare la dipendente e a chiederle scusa anche in nome del ragazzino” dice il già Presidente USSI Luigi Ferrajolo. È vero anche che la vicenda resta ancora da chiarire: “considerando che si tratterebbe di una denuncia di parte” precisa Roberto Maida: “Aspettiamo che la Roma faccia un’inchiesta interna e dia piena luce sull’accaduto, anche se era un video di cui la Roma era a conoscenza da molto tempo”.
Ferrajolo non ci sta e interviene: “Allora ti aggiungo, che prima di licenziare una persona, la Roma avrebbe dovuto aspettare di fare piena luce sulla vicenda”. Ad aggiungere ulteriori dettagli alla vicenda ci pensa la Conduttrice Valeria Biotti: “La confessione di colpevolezza del giovane giocatore c’è stata: e nonostante questo la Società non ha preso alcun provvedimento. Non ne facciamo una questione di genere: perché la vita è stata rovinata a lei e al compagno”.
Un episodio di molestie femminili, che – così ricostruito – non può essere giustificato in alcun modo, nonostante la giovane età del ragazzo. Un fatto inammissibile che non può e non deve conoscere scuse. Il problema è che questo è potenzialmente un grave danno di immagine per l’AS Roma. La domanda quindi è: se il fatto si rivela essere vero, la Società si assumerà la sua responsabilità e sanzionerà ogni membro dello staff oppure farà finta di niente? Inoltre sembra che il Fatto Quotidiano abbia provato a contattare la Roma, ma la società non avrebbe dato alcuna risposta. “Da stamattina stanno preparando una nota che al momento non è ancora uscita” ricorda Gianluca Lengua.
Nell’attesa “Chiariamo questo punto: ogni volta che vi arriva un video che riproduce la performance sessuale di una persona, non si può diffondere per un motivo semplicissimo: la privacy di quella persona è stata violata e quella persona può avere delle conseguenze. C’è una legge finalmente che tutela quest’aspetto, e se eliminate il video contribuite a tutelare la privacy di quella persona, facendo la cosa giusta” conclude Biotti.