L’aumento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea per contrastare l’inflazione a chi ha giovato?
Diciamo che dobbiamo osservare che ha generato una enorme remunerazione per le banche con depositi presso la BCE che oggi fruttano circa il 4%. Questo sussidio pubblico, perché di fatto è così, al settore bancario, ha prodotto dei profitti eccezionali soprattutto nel mondo finanziario, nel mondo bancario, con un aumento del valore azionario, con dei dividendi generosi dati agli azionisti e dei bonus sostanziali per i dirigenti. Infatti nel 2023 le banche europee hanno incassato oltre 140 miliardi di euro da questa politica della Banca Centrale Europea, in netto contrasto con i circa 17 miliardi pagati come tassi di interesse negativi negli anni precedenti.
Alcuni esperti osservano che l’aumento delle riserve obbligatorie non remunerate, per esempio, avrebbe raggiunto gli stessi obiettivi dichiarati dalla BCE senza creare però per il sistema bancario questa, diciamo, “rendita finanziaria”.
Questo solleva una questione politica. Cioè, è etico un sistema che impoverisce la maggioranza a vantaggio di pochi, senza coinvolgere soprattutto il pubblico attraverso il Parlamento in un dibattito democratico? È una domanda retorica che faccio.
In Europa però sembra esser la prassi, poiché questa politica è stata attuata senza una discussione pubblica e ha prodotto un incredibile trasferimento di ricchezza dalla popolazione a una cerchia finanziaria ristretta.
Allora attraverso questa mia rubrica che conduco da tanti anni voglio ricordare a tutti che in poche parole il concetto è questo: non potete pensare, come vi fanno credere, che l’economia sia una materia per addetti ai lavori e che le scelte siano obbligatorie e indiscutibili, perché non è così. L’economia, essendo una scienza prima di tutto sociale, ha un impatto sulla società. Le sue scelte trasferiscono la ricchezza da una parte all’altra, quindi non sono mai neutre. Noi viviamo in un’Europa, in un sistema europeo, che ha deciso che la banca centrale sia indipendente dalla politica e dai governi e questo è il problema numero uno che io denuncio da anni.
Perché essere indipendente dalla politica vuol dire essere indipendente dal voto democratico dei cittadini. Pensateci.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi