Poco più di 24 ore fa è arrivata un’improbabile notizia: “Israele ha ritirato le truppe da Gaza“.
I principali organi d’informazione riportano l’annuncio dell’esercito israeliano, che ha fatto sapere di aver lasciato solo una brigata per operazioni di messa in sicurezza del corridoio Netzarim. La notizia è stata riportata quasi come se la ritirata in questione fosse un passo indietro di Israele dalla guerra: sì, ma solo per riattaccare. E’ infatti lo stesso ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant a fare una precisazione non indifferente. “Le nostre forze hanno lasciato l’area per prepararsi alle loro future missioni, inclusa la missione a Rafah“. Un nulla di fatto dunque, che smorza la notizia. Il sindacalista Savino Balzano ha commentato in diretta da Francesco Borgonovo.
“Credo che se noi avessimo un sistema di informazione, una stampa seria, episodi di questo genere verrebbero raccontati in maniera diversa. Sono stati gli stessi israeliani a dire che questo ritiro in realtà consiste semplicemente in un cambio tra contingenti, perché i contingenti che attualmente sono presenti in quella zona nel sud della Striscia sono in attività da 4 mesi e dunque è necessario un cambio di guardia“. Il classico falso allarme, ma non è finita. “In molti – continua Balzano – non sanno che questo ritiro potrebbe essere propedeutico a iniziative come raid aerei da operare proprio su quella zona che è la zona del valico di Rafah, dove i palestinesi civili inermi sono stati ammassati dagli stessi israeliani“.
“Una stampa seria racconterebbe una cosa del genere, non tanto cercando di far passare l’idea che sta cambiando tutto, in particolar modo grazie alle pressioni americane: l’altra grandissima bufala del racconto di questa drammatica guerra. Si continua a dire che Biden tuona contro Netanyahu, in realtà stanno prendendo per il culo l’opinione pubblica di tutto il mondo facendo quel giochino un po’ vecchio del poliziotto buono e del poliziotto cattivo“.