La Juventus dovrà versare nelle casse di Cristiano Ronaldo circa 9,8 milioni di euro per la nota questione stipendi.
Una vittoria, quella del portoghese, che però è solamente parziale: al club bianconero il giocatore aveva chiesto circa 19,6 milioni.
Il Collegio Arbitrale ha però virato verso il “concorso di colpa” in merito alla disputa tra la Vecchia Signora e CR7 sulla seconda manovra stipendi e sulla famosa “carta Ronaldo”. La Juventus, anche con il supporto dei propri legali, “sta esaminando la decisione del Collegio Arbitrale, riservandosi ogni valutazione e iniziativa a tutela dei propri diritti”. Così scrive in un comunicato dopo la decisione.
L’avvocato Roberto Afeltra è intervenuto a Radio Radio Lo Sport per analizzare la situazione e possibili sviluppi.
“Oggi come oggi – dice l’avvocato – questo lodo, di cui dovremo leggere ancora però la motivazione, che cosa dice? Che tra le parti c’è stata una reciproca violazione del dovere precontrattuale, cioè quello che la Juventus avrebbe detto a Ronaldo nelle trattative non è stato poi rispettato, quindi deve essere punita la responsabilità precontrattuale. Qual è la differenza fondamentale? Che la parte sportiva e quella penale partivano dal fatto che tra la Juventus e Ronaldo c’era un contratto in essere, e che la Juventus falsamente aveva scritto nella famosa carta Ronaldo che rinunciavano agli stipendi, perché in realtà nessuno ha mai rinunciato, con tutte le conseguenze“.
“Oggi questo lodo, soprattutto in quella indicazione del dispositivo che dà responsabilità uguali ad entrambe le parti, al punto che compensa tutte le spese, sia di lite che di funzionamento del collegio – e soprattutto riduce da 19 milioni a 9 milioni l’importo – ci fa sapere che il contratto non c’era più. Quindi bene ha fatto la Juventus a non inserirlo nel bilancio perché non è vero che ha pagato e che doveva pagare. Sorge una nuova obbligazione, una cosiddetta ‘obbligazione novativa’ dal mancato rispetto della finalizzazione delle trattative, intervenuta nel momento in cui Ronaldo aveva accertato e verificato che aveva la cosiddetta aspettativa che quel nuovo accordo si sarebbe formalizzato. Ecco dov’è la distinzione fondamentale che incide. E inciderà molto sul penale“.