UCRAINA, COSA CONVIENE ALLA NATO? ▷ “CHI POTREBBE DESIDERARE LA FINE DI KIEV È L’OCCIDENTE”
Il conflitto tra Russia e Ucraina perdura, ma lo stesso Zelensky ha dichiarato che gli Ucraini potrebbero non resistere al lungo. Per questo motivo la NATO vorrebbe inviare dei fondi per aiutare il Paese durante la guerra. Si tratterebbe di 100 miliardi da dare a Kiev, e la quantità corrisponderebbe ai soldi spesi in questi due anni per sostenere il conflitto. L’ipotesi proposta da Stoltenberg prevede di concedere a Kiev la stessa somma di denaro ma spammata in cinque anni. Ecco il punto di vista del Sindacalista Savino Balzano, sulla vicenda.
“I 60 miliardi fermi negli Stati Uniti che non arrivano all’Ucraina sono una bufala. Anche qualora arrivassero, non cambierebbero la situazione. La guerra non si può fare con i dollari, il problema è il sistema produttivo. Ciò che servono sono armamenti e munizioni, che non siamo in grado di fornire all’Ucraina, che è sull’orlo della capitolazione.
Per questo motivo mi stavo domandando se l’Occidente voglia in realtà la capitolazione dell’Ucraina, che potrebbe essere strumentale ad escludere una soluzione diplomatica. Se Kiev cade e Putin conquista definitivamente l’Ucraina, poi sarebbe molto complicato spingere la Russia alla diplomazia.
Si tratta di qualcosa che dovremmo fare adesso, non dopo. Nel momento in cui la situazione diplomatica diventerà impossibile, quale alternativa potrà esserci se non uno scontro frontale con la Russia? Dunque avranno gioco facile i piccoli napoleoni d’Europa, per esempio Macron. Io comincio a pensare che chi potrebbe desiderare la capitolazione di Kiev e la fine della guerra con la Russia sia proprio l’Occidente guerrafondaio e bellicista”.
Borgonovo risponde cosi: “Io invece sospetto che si sia temporeggiando sino alle prossime Elezioni americane, e poi ci potrebbe essere una svolta. Con Trump ci potrebbe essere una risoluzione del conflitto e alla fine l’Ucraina potrebbe venire smembrata. Io penso che una sconfitta dell’Ucraina sarebbe sostenibile politicamente per gli Stati Uniti e per tutti gli altri.
Credo che alla fine se ne uscirà con la spartizione dei territori di Kiev. Non credo che si arriverà alla capitolazione dell’Ucraina, perché i russi non penso intendano a prendere tutta la nazione, hanno provato a ribaltare il regime ma non a conquistare il Paese. Ciò non esclude che la situazione potrebbe degenerare”.