La transizione ecologica (senza logica) sta producendo una vera e propria lotta di classe che sta soffocando gli agricoltori europei.
Norme sempre più stringenti e controlli ferrei vengono pretesi dai nostri conterranei, mentre su prodotti provenienti dall’estero tutto questo non è contemplato.
E’ solo uno dei punti su cui ormai da più di tre mesi contadini, pescatori e aziende agricole stanno bussando all’Europa: l’ideologia green sta producendo leggi ancor più manichee nei confronti di una categoria già vessata e quasi accompagnata all’uscita.
Di pochi mesi fa è il piano Bonaccini per lasciare incolti gli appezzamenti di terreno in Emilia Romagna in cambio di 1500 euro l’anno. La Regione ha negato e bollato la notizia come fake news, dicendo che si tratta di “impegni presi nelle programmazioni precedenti” e finanziati per il 60% dall’Europa, ma la morsa green sugli agricoltori rimane e ci andranno fatti i conti.
Questo a fronte di legislazioni che sempre più vanno a prediligere la lotta alla CO2, fingendo che India e Cina non esistano e – probabilmente – vessando ancor di più chi, anche con la CO2, produce il nostro cibo.
Un attacco alla filiera di cui abbiamo parlato insieme a Mauro Beccari, rappresentante del partito “Noi Agricoltori e Pescatori”.
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