Il sogno si è avverato: l’Inter si è aggiudicata la seconda stella della sua storia nella partita più speciale di tutte, il derby. Simone Inzaghi ha traghettato i suoi undici in una stagione da sogno, concludendo il viaggio con sedici punti di vantaggio sul Milan e la tanto agognata seconda stella cucita sul petto. Qualche rammarico per la sventurata uscita dagli ottavi di Champions, ma tanta gioia per una stagione d’oro in patria.
In questo successo c’è tanta squadra, tanto Inzaghi, ma altrettanto Marotta. Il Ds neroazzurro, alla guida della carovana dal 2019, ha rivoluzionato dalle fondamenta una società orfana di titoli da quel lontano 2010.
Secondo Giancarlo Padovan, vicedirettore dei quotidiani gruppo NEM, per gran parte dei successi in casa Inter va ringraziato proprio l’attuale DS: “Questo per me è lo scudetto di Marotta, senza alcun dubbio. Marotta è il succedaneo di una società che non esiste. Esiste un management, ma non una proprietà, esiste un signore di nome Zhang che di volta in volta va a rifinanziare un debito con dei fondi e questa, a mio parere, è una grande anomalia. Se gli è permesso, faccia pure, ma sicuramente non gli è permesso vincere scudetti senza Marotta.
Stiamo parlando di uno straordinario direttore sportivo, direttore generale, amministratore delegato, che costruisce una squadra in grado di autofinanziarsi sul mercato. Ha costruito una squadra di parametri zero e non ne ha sbagliato neanche uno.
Senza Marotta questa Inter non avrebbe vinto nulla, ne sono sicuro“