Si sono celebrati nei giorni scorsi i 75 anni della Nato. I primi 75 anni della Nato verrebbe da chiosare, considerato il fatto che di questo passo la Nato potrebbe esistere per altri 300 anni.
Non vi era giornale nazionale che non tributasse onori al patto atlantico, sorto il 4 aprile del 1949 con un obiettivo che ufficialmente era quello di difendere l’Occidente liberal-atlantista dalla minaccia sovietica e che in realtà coincideva con le istanze dell’imperialismo statunitense.
Tant’è che, venuta a meno l’Unione sovietica dopo l’inglorioso crollo del muro di Berlino, la NATO ha seguitato a esistere. Anzi, si è venuta senza tregua allargando e potenziando.
In termini strettamente logici, se x serve soltanto a difendere da y, se viene meno y dovrebbe venire meno necessariamente anche x. Ma così nel caso della NATO non è stato. Dunque, il fatto che la NATO sia sopravvissuta all’Unione Sovietica ingloriosamente crollata, rappresenta la prova provante del fatto che la NATO non aveva una funzione difensiva rispetto all’Unione Sovietica, ma serviva, come tuttora serve, a promuovere l’imperialismo statunitense, e la difesa dall’Unione Sovietica era solo l’alibi per giustificare le istanze imperialistiche.
A tal punto che, come non mi stanco di ripetere ad nauseam, quando oggi leggiamo «basi NATO di difesa» dobbiamo subito ritradurre la neolingua orwelliana in «basi imperialistiche statunitensi». Basti rammemorare il fatto che Sandro Pertini a suo tempo si disse fermamente contrario alla NATO, la definì uno strumento di guerra. non lo si sarebbe potuto dire meglio, in effetti.
Ed è grazie alla NATO e alla sua espansione, se adesso siamo sull’orlo della guerra mondiale con la Russia, che è stata gradualmente accerchiata a partire dagli anni 90 dal patto atlantico e dalla sua scellerata estensione nelle aree post-sovietiche. Di questi giorni la notizia secondo cui in Romania vi sarà la più grande base NATO d’Europa prossimamente. E il presidente venezuelano Maduro, per parte sua, ha in questi giorni denunciato l’installazione di nuove basi NATO in Guyana.
Insomma, diciamolo apertis verbis, vi è ben poco da festeggiare da che la Nato non garantisce affatto la pace. Al contrario, propizia le guerre imperialistiche volute dalla civiltà del hamburger. E se proprio vogliamo ostinarci a sostenere che la funzione della Nato è una funzione strettamente difensiva, allora dobbiamo domandarci da chi oggi la Nato difenda l’Europa e l’Occidente.
La mia tesi è che sostanzialmente la NATO, accanto alle già ricordate funzioni imperialistiche, svolga in effetti una funzione difensiva di tipo particolare. Difende l’Europa stessa da se stessa, ossia dalla possibilità che si liberi dal gioco americano e torni a essere una realtà sovrana, indipendente, autonoma. Come sappiamo, l’Europa è costellata da basi imperialistiche americane che negano a priori ogni possibile democrazia e ogni possibile autonomia dell’Europa stessa, ridotta al rango di colonia di secondo ordine della civiltà talassocratica a stelle strisce.
Immaginate se nell’Atene di Pericle avessero detto ‘siete in democrazia‘ mentre una guarnigione spartana era saldamente insediata sull’acropoli. Nessun atenese avrebbe creduto alla narrazione. Noi invece continuiamo a pensare di essere in democrazia quando siamo letteralmente presidiati da basi militari statunitensi che negano ogni possibile democrazia da che rimandano la decisione sovrana a Washington e non all’Europa.
Radioattività – Lampi del pensiero quotidiano con Diego Fusaro